a cura della cooperativa éCO * – A Roma, capitale del paese con il più basso tasso di natalità in Europa, esiste un paradosso per i giovani delle periferie est: per andare a scuola, al cinema o semplicemente incontrarsi per stare insieme devono andare in centro o cambiare quartiere. Anche se proprio qui si concentrano le nuove generazioni, non è un territorio per giovani…
Quali sono le carenze della periferia romana? Come sono vissute dai giovani? Come possiamo trasformare questa situazione? A queste domande hanno risposto gli studenti dell’’IIS Pertini Falcone nel quartiere di Borghesiana alla periferia est di Roma, all’interno del progetto RIPARTIRE, grazie ad un percorso di monitoraggio civico condotto da Openpolis e dalla cooperativa éCO che li ha portati a scrivere articoli di Data Journalism.
Ragazzi e ragazze di 4 classi hanno scelto alcuni servizi da analizzare e attraverso raccolta di dati, telefonate ed interviste hanno fotografato la situazione del loro territorio, il Municipio VI nella periferia est di Roma, in base ai loro punti di interesse.
Uno dei servizi più indagati è stata l’offerta scolastica: gli studenti si sono chiesti quante scuole superiori sono presenti nella zona, come sono distribuite, quali indirizzi di studio hanno, ma
soprattutto dove si concentrano le scelte dei loro coetanei secondo il numero di iscritti.
I ragazzi hanno confrontato le scuole superiori presenti nel proprio Municipio con quelle di altre zone per loro raggiungibili con i mezzi pubblici (v. mappa).
Il risultato è stato sorprendente:
le scuole più centrali, all’interno del Grande Raccordo Anulare, hanno mediamente più iscritti di quelle periferiche e ne stanno attraendo sempre di più.
I dati sui nuovi alunni nell’anno scolastico 2020/21 (Annuario statistico di Roma Capitale) dimostrano che le iscrizioni si concentrano nei Municipi V e VII a scapito del VI: sono 13.608 i nuovi iscritti nel VII Municipio, 9686 nel V, appena 3508 nel VI, nonostante raccolga un’utenza proveniente anche dai Castelli Romani. I dati sono riportati in tabella, dove la linea gialla segna la demarcazione territoriale tra dentro e fuori il GRA.
Da questi dati è evidente che sul territorio l’offerta scolastica non corrisponde alla domanda: il Municipio VI è di gran lunga il più giovane di Roma, come si può vedere da questo estratto dell’Annuario Statistico di Roma Capitale sulla Popolazione, riguardante l’età media al 31.12.2021:
Gli studenti del progetto si sono resi conto che
i coetanei preferiscono le scuole più centrali, uscendo dal loro Municipio per studiare.
Anche l’analisi degli altri servizi conferma l’immagine di giovani in movimento, che si spostano dalla periferia verso il centro per andare a scuola, al cinema o per visitare musei e monumenti.
La distribuzione dei servizi educativi e culturali, sia percepita che rilevata, è sempre sfavorevole al Municipio VI e costringe i ragazzi e le ragazze a spostarsi, con non poche difficoltà di trasporto. Il territorio di Borghesiana, su via Casilina a circa 6 km dal GRA, e dei quartieri limitrofi è percepito dagli stessi ragazzi come “marginale” e povero di attrazioni.
Nel caso di musei e monumenti, l’analisi degli studenti ha messo in evidenza alcune potenzialità e ricchezze storico-artistiche – come il parco archeologico di GABII, il castello di Lunghezza e il Museo del Giocattolo – che non vengono promosse e sono difficili da raggiungere con i mezzi pubblici anche dagli stessi residenti. Gli studenti hanno preso in esame 6 punti di interesse e calcolato la distanza dalla loro scuola. Il più vicino sta a 2 Km, il più lontano a 11,5 Km di distanza, percorribili con i mezzi pubblici in circa un’ora!

Per quanto riguarda l’offerta di cinema e teatri, nel primo caso la carenza è molto grave: la sala di proiezioni più vicina è nel quartiere di nuova costruzione di Ponte di Nona, al limite nord del VI Municipio, appartenente ad una catena multinazionale e inserito all’interno del centro commerciale di Roma Est, con tempo di percorrenza con i trasporti pubblici di circa un’ora da Borghesiana!
I teatri sono paradossalmente più numerosi, spesso di quartiere o all’interno di parrocchie, quindi per spettacoli amatoriali senza una programmazione annuale, ad eccezione del Teatro di Tor Bella Monaca che però ha una programmazione che si rivolge ad un pubblico colto. I ragazzi affermano di non frequentare i teatri ma di preferire il cinema a Roma Est, considerato come unico punto di aggregazione, anche se più lontano, perché il centro commerciale offre più servizi per un tempo più
lungo.
I ragazzi riconoscono che quello che hanno evidenziato attraverso i dati è ciò che loro vivono ogni giorno in un territorio in secondo piano rispetto agli altri quartieri di Roma, più centrali, belli e con maggiori attrazioni.

Il luogo che descrivono rischia di definirli anche come persone: sono loro i ragazzi ai margini, che devono spostarsi, andare oltre, per emergere e non rimanere legati ad un territorio periferico che ha poco da offrire. Per non essere dimenticati in una città che dovrebbe invece ripartire proprio dai quartieri più fragili, per renderli vivibili, integrati al contesto urbano, valorizzando lo spirito creativo e innovativo dei giovani e dando a loro lo spazio di cui hanno bisogno.
È quello che dal 2020 il progetto RIPARTIRE, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile con capofila ActionAid, ha cercato di fare a L’Aquila, Ancona, Trebisacce, Pordenone e Roma, attivando la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze.
Si sono realizzati, ad esempio, percorsi sulla democrazia a scuola, esperienze di bilancio partecipativo in cui gli studenti hanno deciso come migliorare le proprie scuole, laboratori sulla responsabilità sociale d’impresa e attività di campaigning. E gli studenti hanno saputo far valere la propria voce anche fuori dalla scuola.
Proprio a Borghesiana, ad esempio, hanno promosso un percorso di riqualificazione del Parco di via Lentini, da anni in una situazione di lento degrado, insieme ad una rete di realtà locali e all’amministrazione del VI Municipio. Il Comitato di Quartiere ha piantumato nuovi alberi, il gruppo locale di Retake ha organizzato una giornata di pulizia del parco, la Polisportiva Borghesiana ha promosso il progetto nelle attività estive e a breve sarà installato un grande gazebo per creare uno spazio di socializzazione richiesto a gran voce dagli studenti.

Ripartire dai giovani è possibile,
se ci si mette in loro ascolto e si accompagnano nella realizzazione delle loro proposte.
* Alessia Armini, Cristiano Colombi e Loredana Rui