Il 22 aprile è una data cerchiata in rosso in molti calendari: ha segnato la 53esima edizione della Giornata della Terra. Una ricorrenza che, nonostante la cadenza annuale rispettata da oltre mezzo secolo, continua a essere più sentita che mai: l’impegno delle generazioni più attive e più sensibili alle tematiche ambientali si accompagna a iniziative di importanti realtà economiche e produttive, che nella Giornata della Terra vedono un’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti e per individuare gli obiettivi idonei a mantenersi sulla strada della sostenibilità ambientale. È già iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione, in attesa della quale si può cogliere l’occasione per esaminare più nel dettaglio i profili della ricorrenza.
La storia della Giornata della Terra parte dal 1970, anno in cui si svolse la prima edizione negli Stati Uniti. Il periodo storico era caratterizzato da importanti proteste, soprattutto contro le varie amministrazioni americane ma non solo: gli statunitensi erano in grande fermento anche per altri accadimenti di cronaca. Nel gennaio 1969, per esempio, una piattaforma petrolifera al largo della California aveva riversato in mare 11 milioni di litri di greggio con un impatto devastante sull’ecosistema della zona: un avvenimento che fece enorme presa sulla sensibilità popolare, mettendo in moto numerose iniziative presso la società civile, l’attivismo ambientale e anche la politica locale.
In effetti è a un senatore, Gaylord Nelson, che vanno dati i meriti per la capacità di dare rilevanza nazionale al diffuso malcontento: Nelson era da tempo convinto del peso politico di un’agenda attenta all’ambiente, e fu in grado di far confluire in un’unica grande manifestazione tutte le anime dei malcontenti americani.
Fu scelta la data del 22 aprile dopo che John McConnell, un attivista americano, propose di istituire una giornata celebrativa per la pace e la Terra nel giorno dell’equinozio di primavera, il 21 marzo: una data altamente simbolica alla quale un mese dopo sarebbe seguita una grande manifestazione popolare, che da allora si rinnova ogni 22 aprile come Earth Day.

Nel corso degli anni la sensibilità ambientale è cresciuta coinvolgendo, oltre alle giovani generazioni da sempre più sensibili ai temi ambientali, anche importanti operatori economici. Basti pensare, nella moderna realtà produttiva, al crescente peso della mobilità elettrica: in merito UPS, importante spedizioniere internazionale, ha annunciato di star convertendo il suo parco mezzi proprio all’elettrico, ponendosi come obiettivo di giungere a una riduzione del 40% delle proprie emissioni di anidride carbonica per il 2030. Anche HP ha aderito a programmi ambientali: l’azienda, oltre a computer e hardware, è ben nota per produrre carta da ufficio, per la produzione della quale non ricorre a opere di deforestazione. Naturalmente, anche aziende le cui attività non hanno diretto impatto sull’ambiente fanno la loro parte. È il caso di PokerStars: l’azienda è leader nel settore del poker online, disciplina del quale organizza anche importanti tornei, e di conseguenza il suo core business è fondamentalmente rivolto al digitale. La crescita del poker, d’altra parte, ha visto nella rete il naturale approdo per la disciplina: tornei in rete, streaming, vlog e quant’altro caratterizzano oggi lo scenario del poker, rendendo a tutti gli effetti gli operatori specializzati aziende tech. Nonostante le attività si svolgano principalmente online, questo non ha impedito che si ponesse un’attenzione particolare sull’utilizzo di plastiche. Sono state varate in merito numerose iniziative volte a ridurne l’utilizzo, per esempio evitando imballaggi non deperibili e sostituendo con equivalenti riciclabili oggetti come posate e bicchieri monouso. Tra le aziende tech si segnala anche Microsoft, che ha comunicato di voler abbandonare le tecnologie di raffreddamento tramite evaporazione: questo permetterà un notevole risparmio di risorse idriche, evitando di utilizzare acqua dove non strettamente necessario.
Proprio quello dell’acqua, e dello stato di salute di mari e oceani, è un tema ricorrente tra quelli affrontati nelle singole edizioni della Giornata della Terra. Ogni appuntamento è infatti caratterizzato da un focus su una o più tematiche specifiche: l’edizione 2023, per esempio, ha rinnovato la tematica sugli investimenti sul pianeta che tanto successo aveva riscosso nel 2022. Andando a ritroso, nel corso degli anni sono stati al centro della giornata temi come l’impatto delle plastiche e la loro riduzione, la tutela delle risorse idriche e, per la cinquantesima edizione del 2020, un particolare focus sul clima.
Nonostante una storia pluridecennale, la Giornata della Terra continua a essere un appuntamento sentito e partecipato: un promemoria fondamentale nel ricordare quanto sia necessario educare all’armonica coesistenza con l’ambiente naturale.