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Chi sta cambiando le cose (in meglio) a Castel Volturno

L’associazione Black and White, fondata dai comboniani, opera da 20 anni a Castel Volturno (Caserta), una terra di frontiera

di Benedetta Bernardi
13 Dicembre 2022
in Buenvivir
Tempo di Lettura: 4 mins read
55 1
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Ragazzi di Castel Volturno fanno musica con associazione Black and White

foto: Black & White

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di Benedetta Bernardi – L’associazione Black and White è nata nel 2001 a Castel Volturno (Caserta) per volontà dei Missionari Comboniani. Ha come intento la realizzazione di un cambiamento sociale, culturale, umano significativo per migliorare la qualità di vita dei singoli e della comunità in una terra di frontiera.

Castel Volturno è infatti territorio noto per le problematiche legate alla Terra dei fuochi, allo sfruttamento ad opera della camorra e della mafia nigeriana, al caporalato e alla prostituzione.

foto: Black & White

La bellezza del territorio è stata deturpata dall’abusivismo edilizio e dall’abbandono di rifiuti tossici illegali che spesso vengono bruciati, dando luogo ai cosiddetti roghi.

Di grande impatto è anche la forte presenza di migliaia di immigrati che non sono regolarmente registrati e che spesso vivono in case abusive abbandonate senza i servizi essenziali. A Castel Volturno mancano anche servizi di base come lo scuolabus, i luoghi di aggregazione, causando sfiducia e senso di abbandono, uno sfaldamento del tessuto sociale e acuendo tensioni e contrasti culturali.

Una grande sfida per i padri missionari comboniani, che solitamente vengono inviati in terre lontane, in Africa, Sud America, Asia per dar corpo e voce al mandato missionario.

“Qui è come essere in Africa”,

dice padre Daniele Moschetti, presente a Castel Volturno dal 2019 e prima missionario in diversi Paesi africani: “Non occorre andare lontano per trovare realtà bisognose di cura e Castel Volturno è una di queste”. 

Ecco che attraverso l’azione educativa dell’associazione Black and White rivolta ai minori ma anche agli adulti italiani e stranieri si vuole riscoprire il valore del territorio di frontiera come luogo di opportunità e crescita umana, culturale e spirituale, perché a tutti siano garantiti i diritti all’istruzione, alla salute, al lavoro, all’informazione, in poche parole una vita dignitosa.

foto: Black & White

Per raggiungere un obiettivo così alto i padri comboniani, oltre all’aiuto di un laico missionario comboniano, Simone Parimbelli, collaborano in rete con altre associazioni, gruppi e movimenti della società civile quali Libera, Emergency, il centro Fernandes presenti sul territorio e con i quali si è creata una bella sinergia. 

La sede dell’Associazione Black and White si trova specificamente a Destra Volturno, una frazione del paese abitata per la quasi totalità da immigrati africani.

“Ci siamo spostati qui nel luglio 2015 per essere più incisivi nel processo di trasformazione e vivere a stretto contatto con la gente”, precisa padre Daniele. All’inizio abbiamo deciso di partire dai bambini e ragazzi, più ricettivi rispetto agli adulti, attraverso attività di doposcuola e ricreative basate sul vedere ogni bambino con i propri talenti e doni da far emergere.

foto: Black & White

Casa Black and White è un luogo di trasformazione, non un ghetto e rimane aperta a proposte culturali come centro di aggregazione per giovani e adulti, perché tutti possano beneficiarne.

“È l’idea di comunità che qui manca, in una popolazione disgregata e spesso provata da pesanti problematiche economiche e sociali.

Ed è proprio il desiderio di vedere una comunità autentica che ci accompagna nella quotidianità nella cura del nostro lavoro”.

Nonostante le difficoltà nel reperire risorse da destinare al sociale, la Black and White ha ampliato la propria offerta attraverso la scuola d’italiano aperta a ragazzi e adulti gestita da operatori volontari e un mediatore culturale secondo il modello di accoglienza e stile d’insegnamento della Penny Wirton.

Inoltre, a casa Black and White anche gli adulti hanno uno spazio per incontrarsi, conoscersi, confrontarsi e passare un buon tempo insieme attraverso molteplici attività e proposte (cineforum, preparazione e condivisione di cibi etnici…).

foto: Black & White

Alcuni esempi di proposte di cammino insieme sono i percorsi di formazione umana e spirituale in un’ottica interreligiosa o il laboratorio di sartoria solidale,  un luogo di incontro e relazione tra donne italiane e africane. Qui possono apprendere le basi e i segreti dell’arte del cucito e produrre oggettistica come bomboniere, grembiuli e strofinacci da cucina, borse e semplici capi di abbigliamento, poi venduti durante occasioni speciali o feste.

foto: Black & White

La necessità, da parte delle donne, di uscire da situazioni di isolamento e disagio come nel caso del laboratorio sartoriale o il bisogno, da parte di bambini e adolescenti provenienti da contesti familiari problematici, di sperimentare la serenità e la spensieratezza di attività sane e costruttive, ha portato l’associazione a pensare e creare anche laboratori di arte, musica e teatro per potenziare l’espressivita’. E diverse attività sportive basate su un agonismo sano e sullo spirito di gruppo.

“Costruiamo ponti non muri” si legge sulla pagina web dell’associazione: Castel Volturno come laboratorio di umanità, un modello che ha tanto da insegnare ad una società che è multiculturale ma fatica ancora a costruire un tessuto sociale interculturale autentico.

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Benedetta Bernardi

Benedetta Bernardi

Originaria del paese di Pico della Mirandola, da diversi anni vivo in una tranquilla zona collinare nei pressi di Bologna. L’insegnamento, inteso come cura, crescita e relazione, è la mia passione e professione. Io B-hop perché è come partecipare ad un’appassionante caccia al tesoro, la vera bellezza da scovare e donare, raccontandola.

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