Quante volte, davanti a uno dei tanti documentari che, per fortuna, stanno aumentando il livello di consapevolezza nei confronti dell’imminente disastro climatico, vi siete sentiti impotenti? Troppe. Una sensazione purtroppo condivisa da tutti coloro che, ahimè, continuano a portare avanti uno stile di vita poco sostenibile, soprattutto se applicato su larga scala.
Per carità, in psicoterapia si dice spesso come la consapevolezza del problema sia il primo necessario passo verso la sua soluzione ed è probabile che per molti di noi sia finalmente arrivato il momento per provare a fare qualcosa di concreto. A differenza del poker, infatti, il futuro del nostro pianeta non è qualcosa che possiamo lasciare al “bluff”, o, come viene ormai chiamato da un po’ di tempo a questa parte, al “greenwashing”.
Ma quali sono i passi più efficaci che possiamo compiere nella nostra vita quotidiana per far sì che il nostro futuro possa essere più sostenibile?
- Comprare meno
Tra i nostri grandi “peccati” ambientali c’è sicuramente quello di essere una società fortemente consumista. Dopo anni in cui la pubblicità ci ha convinto che la nostra felicità fosse intrinsecamente legata all’acquisto di un nuovo prodotto, occorre fare un cambio di mentalità, prendendo finalmente consapevolezza di come la diminuzione dei consumi sia fondamentale non solo per l’ambiente ma anche per uno stile di vita più organizzato ed efficiente. Ovviamente poi, diminuendo i consumi, calerebbero anche i rifiuti, andando così ad agevolare lo smaltimento degli stessi.
- Una nuova alimentazione
Piaccia o meno, gli allevamenti intensivi sono probabilmente la principale causa di inquinamento su scala mondiale. Un dato che non può che portarci a un’unica inequivocabile conclusione: l’alimentazione onnivora non è eco-sostenibile. Sapete quanta acqua è necessaria per produrre un chilo di carne? Più di 100 metri cubi, l’equivalente energetico di una lampadina accesa per oltre 20 giorni.È inevitabile quindi capire come il futuro del pianeta dipenda moltissimo dalla nostra capacità di adattarci a nuove diete maggiormente incentrate sul consumo di vegetali e cereali. Non solo, anche l’acquisto di prodotti a chilometro zero può avere un impatto importante sulla sostenibilità. Ogni volta che comprate un avocado dal Messico, per citarne uno, vi dovete sempre chiedere: quanta energia è stata consumata per portarlo fino a qui?
- Non usare oggetti monouso
Prima che l’eco-sostenibiltà diventasse un tema così sensibile, per anni ci siamo abituati a pensare che il concetto di “usa e getta” fosse un qualcosa di comodo e rivoluzionario. Oggi capiamo come questo tipo di acquisti non possa che aumentare la produzione dei rifiuti. Soprattutto in cucina, sicuramente la parte della casa più ricca di oggetti monouso, dovremmo imparare a utilizzare utensili e accessori riutilizzabili.
- Le classi energetiche degli elettrodomestici
Quanti di noi, durante l’acquisto di un nuovo elettrodomestico, si concentrano più sul prezzo che sulla sua classe energetica? Probabilmente troppi. L’acquisto di prodotti di classe A++ è invece fondamentale per aumentare la sostenibilità del nostro stile di vita. Inoltre, seppure i prodotti ad alto consumo consentano di risparmiare nell’immediato, il loro impatto sulla bolletta negli anni a seguire non può che rendere gli elettrodomestici A++ la scelta migliore anche dal punto di vista del budget.
- Eseguire correttamente la raccolta differenziata
Un altro passo fondamentale per aiutare il pianeta: smaltire correttamente i rifiuti, facendo sì che anche i nostri consumi necessari possano avere il minore impatto ambientale possibile.Purtroppo però su scala planetaria esistono ancora troppe persone (o intere nazioni) che non si curano particolarmente di applicare una corretta politica di raccolta differenziata. Inoltre, moltissimi non sanno praticarla correttamente, spesso considerando oggetti non riciclabili come tali, andando così a peggiorare ulteriormente il loro smaltimento. Quanti di noi sciacquano i barattoli prima di buttarli? Quanti separano le etichette? Gli oli di frittura li portiamo nelle oasi di raccolta o li lasciamo finire negli scarichi? Ecco, se abbiamo a cuore il futuro del nostro pianeta, tutto questo deve cambiare al più presto.