di Agnese Malatesta – Ascoltare e cantare pezzi swing per assaporare la leggerezza, quell’atmosfera soft che richiama e che predispone stati d’animo positivi ed accoglienti. E’ la passione di Riccardo Romero, cantante swing, che si ritrova profondamente in questo stile musicale che fa parte della sua attività artistica da tanti anni e che proporrà sabato 10 giugno all’evento “L’Arte della Bellezza”, organizzato a Roma da B-Hop magazine per sostenere i progetti e le attività redazionali improntate al giornalismo costruttivo e alla ricerca delle belle notizie.
Un originale evento che celebra la bellezza attraverso l’arte e che vede la partecipazione, gratuita, di moltissimi artisti fra musicisti, pittori, scultori e attori.
Fra questi anche Romero che, anticipando a B-Hop la sua performance, racconta quanto la musica, lo swing in particolare a suo avviso, è in sintonia con l’iniziativa, a cui ha aderito con piena convinzione e si sintetizza nell’alimentare l’armonia così da creare relazioni umane e solidali.

Perché proprio lo swing? A partire dal suo significato che è ‘oscillare’ – spiega il cantante – c’è un richiamo “alla leggerezza, crea una sorta di ambiente confidenziale, certamente non aggressivo” e poi per un fatto personale; “fin da bambino ascoltavo questa musica con mio padre, cantante lirico, e l’ascoltava quando voleva rilassarsi”.
Anche la musica, quindi, così come tutte le forme artistiche, può essere un nutrimento di un clima di positività fra le persone al quale gli artisti stessi possono dare un importante contributo. Ecco perché Romero ha deciso di aderire all’evento “L’Arte della Bellezza”.
“Il mio intento – spiega – è dare un contributo di solidarietà fra esseri umani, in un momento in cui il disagio e le brutte notizie sono realtà diffuse. Il contributo di noi artisti è quindi un richiamo alla passione che ci fa stare bene e che fa stare bene anche gli altri. Sono convinto che questo sia un modo per creare armonia e che dà attenzione alle relazioni umane.

Siamo tutti noi, in particolare chi balla, chi dipinge, chi costruisce un vaso, a dover creare quel tipo di armonia che è bellezza e che allontana disagi e sofferenze”.
Con la bellezza, comunque un concetto soggettivo, “si riesce a comunicare con l’anima. Il grande artista è colui che, indipendentemente dalla sua bravura, non c’è bisogno di eccellenze, riesce a toccare negli altri i ‘tasti’ che sono nell’aria e poi li trasforma per renderli accessibili nella profondità di ognuno di noi”.
L’informazione, a suo avviso, fa parte di tutto ciò, leggere un bel fatto, un bell’articolo porta riflessione e sensibilità, procura bellezza e quindi armonia. “Partecipo a ‘L’Arte della Bellezza’ per dire ‘noi ci siamo’. Perché sia un esempio che possa essere utile”.
All’evento di sabato 10 giugno Romero canterà due canzoni tratte dal repertorio di Lelio Luttazzi (“Chiedimi tutto” e “Canto anche se sono stonato”), un’icona per gli appassionati della musica swing e di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.
“L’Arte della Bellezza” si terrà nei locali di Ultrablu, uno spazio che promuove attività artistiche e culturali dove lavorano insieme artisti con neurodivergenze, come l’autismo, e persone che non presentano questi disturbi. Ma dove la diversità è intesa come risorsa naturale, relazionale e specifica dell’essere umano.