di Margherita Vetrano – Terminata da poco la prima stagione di “Wednesday” di Tim Burton, c’è già grande attesa per la prossima. Ed è proprio di oggi la notizia che Lisa Loring, l’attrice che a sei anni interpretò Wednesday Addams, la piccola e sadica figlia di Gomez e Morticia Addams, nella prima serie originale La famiglia Addams e poi nel film per la tv del 1977 “Halloween with the new Addams family”, è morta sabato sera al Providence St. Joseph Medical Center di Burbank, in California, all’età di 64 anni.
Ma perché aspettare la seconda stagione di “Wednesday” di Tim Burton?
La miniserie televisiva firmata da Tim Burton, trasmessa su Netflix, è stata accolta con grande plauso dal pubblico.

Le vicende di Mercoledì Addams (in inglese Wednesday) ormai adolescente, hanno appassionato grandi e piccoli, con 5.988 miliardi di visualizzazioni che vanno a conquistare il primissimo posto fra le serie televisive.
I dati sono stati calcolati da Nielsen per il periodo che va dal 21 al 27 novembre 2022i.
Nulla di concreto riguardo alla nuova stagione ma rumors parlano di una writers room all’opera.
Ci saranno notizie ufficiali durante il 2023.
Un fenomeno di massa ma non solo.
Il perché aspettare la seconda stagione di “Wednesday” affonda le sue radici in molti differenti motivi.
Innanzitutto la storicità del personaggio che ha guadagnato spazio rispetto alla madre Morticia, vera star della primissima serie televisiva datata 1964.

La piccola Wednesday, treccine e finestrelle ai denti era solo uno dei componenti della famiglia Addams ma il suo humor nero e la sua impassibile ferocia nei confronti del mondo e in particolare del fratello Pugsley l’hanno fatta spiccare da subito.
Nel film del 1991, Christina Ricci la rielabora offrendo una versione talmente crudele da consacrarla come star emergente.

Paladina della “dark wave” Wednesday ha preparato il pubblico alla risata macabra e politicamente scorretta ma affascinante nel suo candore entrando a far parte del tessuto sociale.
Tim Burton, nella sua miniserie, non fa altro che farla crescere.
Il mix Addams-adolescenza è una bomba e “Wednesday” conquista tutti.
Produttore e regista della serie (regista solo dei primi quattro episodi), Burton ha impresso il suo stile gotico mai lugubre.
Il talento per la descrizione dei diversi e della eccezionalità delle loro caratteristiche, rende Wednesday un’adolescente come tante che si muove in uno scenario intriso di mistero.
Wednesday piace perché assomiglia ai suoi coetanei. Iconica per i ragazzi, familiare per i genitori; Mercoledì è trasversale.
Il fenomeno di massa è sbarcato sui social.
La coreografia del suo ballo, sulle note di “Goo Goo Muck” dei Cramps (1980) è diventato un tormentone.

Vip e influencers la imitano.
Il suo personaggio è un revival punk ricco di storia vintage che affascina le nuove generazioni.
La giovane Jenna Ortega racchiude tutte queste sfumature nella sua interpretazione.
Accanto a lei star del calibro di Catherine Zeta-Jones e Christina Ricci capitanano un cast di giovani attori talentuosi.
Ma c’è anche un altro motivo del perché aspettare la seconda stagione di “Wednesday” di Tim Burton.
La miniserie è un giallo investigativo dai risvolti soprannaturali avvincente.
Wednesday si trova ad indagare su misteriosi delitti accaduti nella scuola speciale Nevermore.
La sceneggiatura è intrisa di citazioni per palati raffinati (la vernice rossa versata alla festa ricorda “Carrie” di Brian De Palma) e ricca di colpi di scena.
Imprevedibile ma al tempo stesso accessibile nel linguaggio rappresentativo, “Wednesday” mantiene alta l’attenzione e la conclusione lascia una porta aperta ad una seconda stagione.
Un arrivederci agognato.