di Claudia Babudri – Era il lontano 4 novembre 1922. Howard Carter, archeologo ed egittologo britannico, scoprì la tomba di Tutankhamon, faraone della XVIII dinastia, consacrando il suo nome all’immortalità. La scoperta fu sofferta, in quanto frutto di sei campagne di scavo nella Valle dei Re:
“Appena dato il primo colpo di piccone in un ultimo disperato tentativo, abbiamo fatto una scoperta che superava di gran lunga le nostre più rosee aspettative”.
La tomba era praticamente intatta con la mummia del faraone circondata da un ricco e luccicante corredo funerario.

Per celebrarne i cento anni dalla scoperta, al cinema, dal 9 all’11 maggio 2022, sarà possibile visionare il docufilm Tutankhamon. L’ultima mostra.
Un racconto straordinario, narrato attraverso le immagini esclusive e ad altissima definizione del fotografo Sandro Vannini. E’ stato l’unico ad aver avuto libero accesso al prezioso tesoro del faraone prima della partenza della mostra “King Tut. Treasures of the Golden Pharaoh”. Il film è prodotto con la collaborazione del Grand Egyptian Museum di Giza e il Museo Egizio di piazza Tahrir del Cairo. Sono inoltre coinvolti il Metropolitan Museum di New York e il Griffith Institute di Oxford.
Il docufilm ci guiderà nella storia fino all’epoca contemporanea, attraverso un accesso esclusivo alla storia della scoperta della tomba di Tutankhamon sin dai primi momenti.
“Fra il profondo silenzio, la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Ci sfuggì dalle labbra un grido di meraviglia, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l’effige d’oro del giovane re fanciullo”,
annotò Howard Carter. L’opera è testimone delle recenti indagini effettuate sulla mummia del faraone, come la TAC per scoprirne le cause della morte. A narrare questa avventura tra passato e presente sarà Manuel Agnelli.

“Ho provato subito un grande entusiasmo nell’accettare di prendere parte a questa avventura perché in realtà, da piccolo, avrei voluto fare l’archeologo”; ha dichiarato il cantante, appassionato di egittologia: “Poi ho avuto l’occasione di visitare i luoghi che avevo studiato. Così lavorare al film è stato come un cerchio che si chiudeva. E poi Tutankhamon è diventato una sorta di rockstar e, come succede alle rockstar, le persone si immaginano di provare le tue emozioni, di conoscere la tua vita… Quello che affascina di lui è proprio il mistero. Per questo forse è bene che non sia mai svelato, mai sconfitto. È il mistero che rende Tutankhamon così tanto evocativo e poetico”.
Il film, curato in ogni particolare, vanta la firma di Marco Mirk per la colonna sonora e sarà disponibile da maggio su etichetta Nexo Digital, casa produttrice insieme a Laboratoriorosso.
Tutankhamon, un nome entrato nel mito: potente e misterioso, avvolto nella leggenda della sua stessa maledizione.
Secondo gli egizi, l’eternità di un uomo finirà soltanto quando non ci sarà più nessuno al mondo a pronunciare il suo nome. Tutankhamon non deve temere: il suo nome e la sua fama rimarranno vivi nella memoria dell’umanità.
La Grande Arte al Cinema è un progetto di Nexo Digital. Per il 2022 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.