di Margherita Vetrano – Nell’anno 2022 ricorre il Decennale del MUMAC- Museo delle macchine per caffè professionali di gruppo Cimbali che a sede a Binasco (Milano) e il 110° anniversario di Gruppo Cimbali, una storia secolare che affonda le sue radici nel 1912 e che continua fiorente ancora oggi.
Per questo traguardo è in programma un restyling del museo entro ottobre, che si concluderà con una inaugurazione.
Sarà inoltre aggiornato il percorso museale con l’inserimento di nuove macchine e saranno incrementati focus su alcuni dei temi più cari all’azienda: la tecnologia, l’innovazione e la responsabilità sociale e culturale.

“Essere riconosciuti leader nel mondo delle macchine professionali per bevande a base di caffè espresso, rappresentandone la storia e disegnandone il futuro con i propri marchi. Anticipare le esigenze dei clienti con prodotti innovativi, di qualità superiore e con un servizio eccellente. Valorizzare e sviluppare il capitale umano, in un contesto sempre più orientato al lavoro di squadra, all’integrazione e alla sinergia”. Questa è la nostra mission, racconta a B-Hop Anna Cento, Junior Curator del museo d’impresa MUMAC che insieme alla Manager Barbara Foglia, si occupa della gestione e delle attività di corporate heritage all’interno dell’azienda.
“Con questo spirito e questa ambizione – prosegue Cento – dalla piccola officina del nostro fondatore Giuseppe Cimbali nel 1912 continuiamo a lavorare per essere un’eccellenza italiana nel mondo delle macchine per il caffè espresso professionali”.

Gruppo Cimbali possiede al suo interno cinque brand: La Cimbali, Faema, Casadio, Hemerson e Slayer. Quest’ultimo, acquisito nel 2017, è un brand americano, e la sua acquisizione rispecchia la volontà dell’azienda di entrare in un panorama internazionale.
La qualità e l’esperienza del Gruppo Cimbali, nel tempo, hanno portato infatti alla creazione di una rete di distribuzione che coinvolge oltre 100 Paesi e 700 distributori, un settore di mercato che chiama a sé più dell’80% dei nostri prodotti.
La dottoressa Cento, in Cimbali dal 2021, dopo la laurea in Economia e gestione museale, ci illustra la nascita del MUMAC: “E’ nato in occasione del 100° Anniversario di Gruppo Cimbali, un traguardo fondamentale per la storia della nostra azienda.
Nel 2012, infatti, la famiglia Cimbali ed Enrico Maltoni, maggior collezionista al mondo di macchine per caffè espresso, hanno unito le loro reciproche collezioni e hanno dato vita alla più grande collezione al mondo di macchine per caffè professionali!”

Il museo dà voce alla storia della macchina per caffè espresso professionale e si pone come polo culturale e formativo di riferimento.
E’ suddiviso in sei sale: ognuna illustra un periodo storico, partendo dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri e sono esposti circa cento pezzi originali.
Quella di MUMAC non è solo una realtà museale perché intorno ad esso gravitano altri progetti: Academy, Educational, Location, History.
Il primo realizza esperienze nel mondo del caffè per professionisti e coffe-lovers, il secondo si occupa di progetti interattivi e formativi, il terzo prevede l’utilizzo di uno spazio per eventi privati ed aziendali mentre History è dedicato ad un archivio multimediale con oltre 15.000 documenti digitalizzati.

MUMAC fa parte dell’Associazione nazionale di Museimpresa; si tratta di un’unione di imprese che hanno deciso di investire in cultura, parallelamente alla loro attività core.
Quest’estate inoltre, nell’ambito della mostra temporanea delle macchine Cimbali, presso l’Abbazia di San Colombano a Bobbio, è stato presentato il libro “Senso Espresso”, edito da Antiga Edizioni che racchiude in sé il senso della vision aziendale.