dalla redazione e associazione B-hop – “Fabiola si è unita ai suoi amici pesciolini nell’oceano. Ha terminato la sua missione fra noi. Ci ha mostrato come si può vivere con tanto amore, dolcezza, tenacia e forza di volontà. Continuerà a vivere nei nostri cuori. Grazie a tutti per il sostegno!”
Queste le parole di Norma Ruggiero, madre di Fabiola Fuzio che si è spenta ieri, 6 marzo 2021, per complicanze dovute alla tetraparesi spastico-distonica con la quale conviveva dalla nascita.
Fabiola abitava a Cernusco sul Naviglio (MI) ed il 24 febbraio, dopo esser stata dimessa dall’ospedale, l’hanno accolta al centro Vidas di Bonola (Mi)
Lì ha potuto trascorrere le ultime settimane coccolata dai suoi genitori, dalla sorella gemella Tatiana e da tutto lo staff, specializzato in cure palliative.
I funerali si svolgeranno martedì 9 marzo alla presenza della comunità cernuschese, commossa per l’accaduto.
Noi della redazione B-hop abbiamo conosciuto Fabiola in un periodo difficile, quando, in terapia intensiva, la mamma le faceva ascoltare i nostri articoli letti da ognuno di noi e trasformati in messaggi vocali.
E’ stato un incontro speciale; un incontro virtuale fatto di racconti e di emozioni reciproche.
Li registravamo e glieli mandavamo in audio, come una storia “della buona notte” e il feedback ci univa.
Fabiola non poteva parlare ma sorrideva e questa staffetta ci ha tenuti insieme per un po’.
Le raccontavamo la bellezza che amava tanto e che vedeva intorno a sé ma soprattutto quella in cui si riconosceva: “Io mi sento bella. E apprezzo le cose che rendono bella la vita”. Scriveva così nella sua tesina sulla Bellezza che, diceva, “riflette la mia esperienza” attraverso la pittura e l’arte, la musica, la natura, un paesaggio.
Fabiola comunicava attraverso l’uso della tabella muta che le ha consentito di aprirsi al mondo e diplomarsi con 93/100 all’Itc Argentia, indirizzo relazioni internazionali e marketing, seguendo lo stesso programma dei compagni.
Grazie alla sua tenacia ma anche grazie all’impegno della classe e degli insegnanti, tra la docente di sostegno Milena Mozzicato, sempre fiera dei suoi progressi e oggi addolorata.

Solo in terza media la sua insegnante si era resa conto che poteva comunicare e voleva farlo. “Avere la consapevolezza di provare sentimenti, avere idee e opinioni che non potevo comunicare provocava in me sentimenti di rabbia, talvolta disperazione” ricordava Fabiola che da allora si è sempre impegnata per mantenere un contatto attivo e critico con il mondo e raccogliere tutto quello che poteva offrirle.
Apprendere che Fabiola non c’è più è stato per noi tutti straziante ma
“Non sono lacrime. Non è disperazione. È amore gratuito. È gioia, forza, vita vera e totale.
Fabiola, secondo i canoni terreni non soffre più: ma secondo tutti noi che abbiamo goduto di lei, delle sue radici innestate nel terreno della vita, Fabiola è una goccia che ha spaccato la montagna del dolore”.
Cosi la ricorderemo sempre, pur non avendo avuto la gioia di conoscerla di persona.
Ciao cara Fabiola, ti portiamo nel cuore.