di Margherita Vetrano – E’ stata prorogata fino al 25 aprile 2022, a Roma, la mostra fotografica di Sebastião Salgado, “Amazzònia“. A grande richiesta le 98 fotografie in bianco e nero rimarranno esposte al MAXXI.
Inizialmente in chiusura il 13 febbraio 2022, la mostra rimarrà aperta, in considerazione della grande affluenza di pubblico e del gradimento.
“Una mostra fotografica è la rappresentazione visiva di un’idea, una rappresentazione pensata per convogliare un punto di vista. Sin dal momento della sua ideazione, attraverso la mostra AMAZZONIA, volevo creare un ambiente in cui il visitatore si sentisse avvolto dalla foresta e potesse immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa che nella quotidianità delle popolazioni native”, testimonia Leila Wanick Salgado, curatrice e progettista della mostra.
Quella a cui si assiste è una reale esperienza sensoriale, evocativa e coinvolgente, che trasporta il visitatore nella vegetazione e tra la gente dell’Amazzonia.
Suddivisa in due macrosezioni concettuali, la mostra è immersa nel semibuio dal quale spiccano solo le foto illuminate.
La prima area è dedicata all’ambiente ed espone prevalentemente gigantografie sospese.
La visione è panica: dalla panoramica della foresta ai “fiumi volanti”, passando per le montagne, le tempeste tropicali e le Anavilhanas.
Un commento musicale è affidato alla traccia audio composta esclusivamente per la mostra da Jean-Michelle Jarre.
Non musica ma canto di uccelli, fruscio di foglie e sibilo di vento si diffondono nella sala, avvolgendo i visitatori.
Il viaggio in Amazzonia si compie e la visita prosegue in spazi dedicati alle popolazioni.


La dimensione dei ritratti si riduce e catalizza l’attenzione in immagini di vita quotidiana e primi piani, esposti su pannelli di ocra rossa.
Due video raccontano interviste ai capi tribù che parlano di paure, sogni ed aspirazioni.
Nelle sale di proiezione si riassumono i temi trattati, ognuna con un accompagnamento musicale.
Se l’opera di Salgado è dedicata alla conoscenza ed approfondimento delle popolazioni e luoghi incontaminati, questa mostra coglie nel segno.
Di grande impatto visivo ed emotivo, è facilmente fruibile a vari livelli: l’esperto di fotografia, la famigliola in gita domenicale e l’ambientalista, sono solo alcuni degli spettatori che si incontrano nella sala.
Info: Maxxi