di Kenji Albani –Nel comune di Capaccio Paestum, in provincia di Salerno, presso l’ex Tabacchificio Next, si è inaugurata nei giorni scorsi una mostra d’arte…impossibile. Non si tratta di una camera delle meraviglie che raccoglie i cimeli più strani di Indiana Jones, ma di una raccolta di cento riproduzioni di capolavori di varie epoche e artisti celeberrimi come Leonardo da Vinci, Giotto, Caravaggio.
La mostra si intitola“100 capolavori italiani del Rinascimento” e fa parte del progetto Le mostre impossibili, ideato e diretto da Renato Parascandolo.
Le riproduzioni retroilluminate permettono ai visitatori di ammirare allo stesso tempo opere che sarebbero impossibili da radunare ed esporre nel medesimo luogo.
Il luogo: siamo a Capaccio Paestum, più per la precisione in un ex tabacchificio, il NEXT, accanto ai templi della Magna Grecia.

Il progetto è partito nel 2003 e mostre analoghe sono state allestite a Roma, Napoli, Milano, Bruxelles e altre metropoli nel mondo. Il suo obiettivo è di invogliare il pubblico a visitare i musei, visto che “in Italia tre persone su quattro dai sedici anni in su non sono mai entrate in un museo”, dice Renato Parascandolo, curatore della mostra d’arte,
Si tratta della democratizzazione dell’arte, ispirata alle riflessioni del tedesco Walter Benjamin (1892 – 1940), al poeta e filosofo francese Paul Valéry (1871 – 1945) e al politico e scrittore francese André Malraux (1901 – 1976). In effetti
il fattore vincente della mostra è che tante opere di diverse epoche che si trovano realmente in musei distanti migliaia di chilometri l’uno dall’altro, possono essere viste assieme.
Il motivo per cui questo non succede mai è più di uno: i direttori non vogliono separarsi dalle opere e spostarle da un sito all’altro è difficile e dispendioso, anche per i costi dell’assicurazione. .

“Abbiamo accettato la sfida di rendere possibile l’impossibile – dice il sindaco di Capaccio Paestum, Francesco Alfieri –. Offriamo ai turisti la possibilità di ammirare la riproduzione di grandi capolavori dell’arte”.
“Con questa iniziativa – aggiunge la vicesindaca e assessore alla Cultura di Capaccio Paestum Maria Antonietta Di Filippo – ampliamo l’offerta culturale della nostra città, puntando sulla pittura e sulla sua storia. E lo facciamo con una mostra che arriva a Capaccio Paestum dopo aver fatto tappa in ogni angolo del mondo. Inoltre, la scelta di questo periodo dell’anno non è un caso, ma rientra in un’ottica di destagionalizzazione del turismo”.
Conclude Renato Parascandolo, ideatore del progetto:
“Le mostre impossibili non sono alternative al museo: al contrario invogliano a visitare i musei.
Vedere a Paestum antica Grecia e Rinascimento affiancati, o meglio le radici della nostra civiltà sarà per i visitatori, e soprattutto i più giovani, un’esperienza che non dimenticheranno mai. L’innovazione culturale richiede passione civile e coraggio”.
Info
Il corredo didascalico della mostra è particolarmente dettagliato: i visitatori possono disporre di una ricca guida audio-video consultabile direttamente sul proprio smartphone semplicemente inquadrando il QR code all’ingresso.
Inoltre, per invogliare i giovani, ma non solo, ad ammirare i capolavori in tutte le loro sfumature, è stato approntato un gioco didattico: “Capolavori in dettaglio”, che impegna il visitatore a scoprire a quali dipinti appartengano i quattro dettagli che appaiono sul loro smartphone.
Il team che ha lavorato alla mostra, oltre a Renato Parascandolo, sono stati Giovanna Parascandolo che ha progettato l’allestimento, le curatrici sono Maria Teresa de Vito e Giovanna Lazzi mentre il curatore scientifico è lo storico dell’arte Ferdinando Bologna, scomparso di recente.
La mostra sarà aperta fino al 15 marzo: Lunedì – Giovedì 9:30 / 19:30 Venerdì – Domenica 9:30 / 21:30
Altre info sul sito: www.discoveringpaestum.it.