Per comprendere fino in fondo la Bellezza è forse bene conoscere anche la sua antitesi. E’ un po’ come per la luce: senza il buio non esisterebbe. E quindi, visto che il 2 novembre si commemorano i defunti, noi di b-hop vogliamo parlare anche della Bruttezza, anzi ironizzando sul titolo del pluripremiato film di P. Sorrentino, va oggi in onda “La Grande Bruttezza”.
Questo film, purtroppo assai reale, lo si può vedere sul grande schermo del Cimitero Monumentale Flaminio – Prima Porta in Roma. Anche la location è la stessa del film di Sorrentino: Roma, la capitale d’Italia e come il film racconta perfettamente il degrado morale e civile del nostro paese.
Il sito dell ’Ama, azienda municipalizzata che si occupa anche dei cimiteri romani, recita testualmente: “Il Cimitero Flaminio (noto anche come Cimitero di Prima Porta) è stato consacrato nel 1941 ed è considerato capolavoro di architettura cimiteriale contemporanea. Con i suoi 140 ettari di estensione è il cimitero più grande d’Italia percorso da 37 km strade interne. Nel rispetto dei singoli culti sono presenti i reparti dedicati alle diverse confessioni religiose (cattolica, evangelica, ebraica e islamica) con le rispettive chiese e templi: la Chiesa Cattolica dedicata a San Michele Arcangelo, il Tempio israelitico e la Cappella polacca, eretta dai polacchi in Italia e consacrata dal Beato Giovanni Paolo II il 1 Novembre 1991. Nelle immediate vicinanze dell’Area Crematoria sorge il Giardino dei Ricordi: tre ettari di collina alberata con prati e cespugli dedicata al rito della dispersione delle ceneri dei propri cari”. Il tutto accompagnato da una splendida immagine bucolica e dall’elenco di personaggi famosi ivi sepolti.
Purtroppo di capolavoro monumentale c’è rimasta solo l’ enorme sporcizia e lo stato di abbandono.
I 37 Km di strade interne sono 37 Km di buche e avvallamenti, i marciapiedi sconnessi, sterpaglie e cespugli dilaganti un po’ ovunque, muri di contenimento totalmente deteriorati. Nei padiglioni, dove vengono ospitati i loculi, la fanno da padrone diversi tipi di uccelli. Un ornitologo potrebbe fare uno studio approfondito sulle rilevanti quantità di deiezioni presenti sui pavimenti ed in particolar modo sulle lapidi più alte che divengono delle vere e proprie latrine.
Se si decide di visitare i propri parenti d’estate è bene anche coprirsi attentamente per evitare che le numerosissime zanzare facciano scempio delle proprie carni. Ma il film horror regala altre sequenze indimenticabili: ragnatele secolari, gradini sconnessi, vetrate rotte e mai riparate, mancorrenti arrugginiti, segnaletica arcaica, fontane rotte e con secolari strati di calcificazioni, calcinacci disseminati e ammucchiati ovunque insieme a sporcizia varia, strabordanti secchioni di fiori secchi maleodoranti.
E come se non bastasse, va anche aggiunto che il Cimitero Monumentale Flaminio presenta ostacoli considerevolissimi per le persone anziane o invalide che vogliono visitare i propri cari. Scale arrugginite e pesantissime da spostare, nessun ascensore per permettere ai disabili di salire o scendere ai piani.
Una delle caratteristiche principali del culto dei morti è la credenza che i morti possano tornare tra i vivi, credenza che peraltro caratterizza gran parte delle religioni. Non è difficile immaginare se ciò accadrà cosa potranno dire i nostri defunti di quello che la nostra in-civiltà ha loro regalato.