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Home Buenvivir

Wonder mamme: tra lockdown e Dad, sperando sia l’ultima volta

di Margherita Vetrano
15 Marzo 2021
in Buenvivir, Primo Piano
Tempo di Lettura: 4 mins read
36 1
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di Margherita Vetrano – No, ma le famiglie l’hanno presa bene la notizia del prossimo lockdown!

Giovedì sera, 11 marzo 2021, sono spuntati sulle chat notizie e trafiletti che lasciavano intuire una prossima chiusura.

La notizia dell’ingresso massivo delle regioni in zona rossa, e conseguente lockdown, ha scosso le famiglie che sono passate dall’allarmismo alla disperazione.

Bambini e genitori per mano.

Venerdì pomeriggio, all’uscita di scuola, colpiva il gap tra l’atteggiamento festoso dei bambini orientati al weekend e dei genitori  pensierosi, in attesa di notizie ufficiali.

Qualcuno ha pensato: “È una fake news!”

Altroché.

Dal 15 marzo 2021 e fino al 6 aprile 2021 infatti le regole anti Covid cambiano.
A pochi giorni dall’ultimo intervento contenuto nel D.P.C.M. 2 marzo 2021, un nuovo decreto legge ha introdotto misure più restrittive.
Scompaiono le zone gialle e l’Italia si colora di arancione e rosso.
Passano in zona rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise.
Tutte arancioni le altre, ad esclusione della Sardegna (bianca).
Nei casi di sospensione delle attività scolastiche, infezione o quarantena dei figli, il decreto prevede congedi parzialmente retribuiti e un contributo per i servizi di baby sitting.

Lockdown fa rima con DAD ed è fresca la precedente esperienza per non accogliere questa con un po’ di magone.

Impazzano le chat e i social.

La reazione più diffusa è la disperazione, veicolata da messaggi e vignette più o meno ironici.

Rimbalza l’offerta (fasulla ma divertente) del kit di un noto mobilificio scandinavo per affrontare serenamente il periodo.

Ci avevano creduto tutti a questo anno scolastico che, tra quarantene e sparizioni/apparizioni di docenti, si è proteso fino alle porte della primavera.

A tre mesi dalla fine della scuola le famiglie avevano sperato fino in fondo di poter proseguire la routine a beneficio loro e dei figli.

La battuta d’arresto ha scoraggiato i più, che in alcuni casi sono scesi in piazza.

Dalla paura del contagio si è passati a quella di non riuscire più ad uscire di casa.

È di domenica 13 marzo 2021, l’esperienza di Forlì che ha animato una manifestazione contro la DAD, tutti radunati in piazza Saffi.

È stata presa bene la notizia del prossimo lockdown: gli italiani corrono al supermercato.

Ma mentre i romagnoli alzavano la testa, in altre regioni si prendevano d’assalto i supermercati.

Se qualcuno resta a guardare, c’è chi ha già pronto un piano organizzativo domestico “di battaglia”.

Insomma, ad ognuno la sua presa di posizione.

La manovra del governo è cautelativa; un giro di vite per non perdere il controllo dei contagi.

Repetita juvant, ma le famiglie sono stanche.

L’esperienza in DAD dello scorso anno potrà aiutare a calibrare meglio il tiro, scegliendo piattaforme didattiche più “stabili“, modalità di lezione più coinvolgenti, ed aggirando intralci organizzativi.

Se gli adulti sono divisi tra rabbia e sconforto, i ragazzi che, in un anno scolastico a singhiozzo, ormai padroneggiano registri elettronici, videolezioni e computer, si stanno organizzando.

Quasi tutti.

Gli studenti più piccoli ad esempio, necessitano di un aiuto in più e ancora una volta saranno le famiglie a doversi far carico del percorso formativo.

Se l’esperienza insegna, è auspicabile che si riesca a “traghettare” l’Italia fuori dalle zone colorate nel miglior modo possibile.

Per l’ultima, definitiva, volta.

Wonder Mamma: credits M. Vetrano

***

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Margherita Vetrano

Margherita Vetrano

classe ’73, mi formo all’Università dell’Aquila con studi economici ed attualmente lavoro a Roma dove vivo con il marito e i tre figli. Io B-hop perché. non c'è altra bellezza che fare ciò che ci fa star bene: scrivere notizie positive per raccontare il "mondo migliore".

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