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Home Buenvivir

“Cammina…cammina”, a Roma escursioni autogestite contro l’isolamento

di Giulia Segna
16 Marzo 2021
in Buenvivir, Primo Piano
Tempo di Lettura: 4 mins read
83 1
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di Giulia Segna – “Cammina… cammina” è il nome di un gruppo autogestito di cittadini romani che, per combattere la solitudine e la staticità da lockdown, si incontrano ogni domenica per condividere passeggiate urbane ed extraurbane. L’idea è nata da Roberto Sagona “camminare mi ha salvato la vita”.

Da lunedì 15 marzo gran parte d’Italia si è tinta di rosso e in molti vivono con angoscia l’idea di dover trascorrere intere giornate chiusi in casa. Tra loro Roberto Sagona, ben consapevole delle ripercussioni negative dell’isolamento sociale: l’anno scorso, nel primo periodo di chiusura, sentiva dolori ovunque, aveva mal di testa fortissimi e fastidio agli occhi.

“Venivo da un periodo difficile, ero sotto pressione e la pandemia ha peggiorato tutto – racconta a B-hop magazine -. Per stare un po’ meglio uscivo di casa e passeggiavo nei quartieri vicini”.

Le camminate erano l’unica via di uscita dal tunnel della depressione in cui stava scivolando. Pioggia, afa, vento, non lo hanno mai fermato, sentiva che non doveva rinunciare all’unica cosa che lo faceva stare bene. Poi, qualche amico incuriosito si è aggregato e in poche settimane il passaparola ha fatto il giro della zona: serviva un’organizzazione più seria per coordinare persone, tempi e percorsi.

Così è nato “Cammina…cammina”, un gruppo Whatsapp di amici e conoscenti che contava una cinquantina di membri. È bastato qualche fine settimana per attirare l’attenzione di tanti altri romani, stanchi dell’isolamento da lockdown. Whatsapp non conteneva più tutte le richieste, quindi il gruppo si è trasferito su Facebook, mantenendo lo stesso nome. Oggi conta più di 350 iscritti e l’amministratore è proprio Roberto.

Roberto Sagona

Ogni settimana studia il percorso da proporre per la domenica successiva, aiutato da un paio di assidui partecipanti: il parco della Caffarella, il bordo del Tevere, i murales del Trullo, il tragitto ispirato all’opera Tosca ma anche Nepi, Manziana e la Valle dell’Aniene.

Certamente, viste le norme in vigore dal 15 marzo, gli incontri sono sospesi fino a nuove direttive.

“C’è la totale libertà di aderire o meno e nessuno deve giustificarsi se decide di non venire”, spiega. “Siamo un po’ come l’armata Brancaleone, c’è un coordinamento generale ma le decisioni si prendono man mano, insieme. Il fine ultimo è la condivisione. Ognuno contribuisce come può, magari condividendo esperienze personali su certi percorsi o conoscenze su certi temi”. Ricorda con piacere quella volta in cui, durante una passeggiata lungo l’acquedotto romano, una giovane archeologa ha preso la parola e ha fatto da guida in modo spontaneo. “Ogni persona è una risorsa per il gruppo!”

Capita che tra i partecipanti ci sia un professore di storia che racconta aneddoti sulla Roma antica; un ballerino che, nella pausa pranzo, intrattiene il gruppo danzando; un fotografo che immortala i momenti più belli; un musicista che accompagna la camminata suonando; un esperto di zoologia, uno di botanica e così via.

“La camminata è nata come esigenza ma si è trasformata in un pretesto per stare insieme”, afferma con orgoglio Roberto, “non partecipano solo gli appassionati di camminate ma gente che vuole fare conoscenza, che ha bisogno di nuovi stimoli, che si sente sola, pensionati…”

“E devi vedere che spettacolo i pranzi”, aggiunge sorridendo, “c’è un’auto-assistenza incredibile: chi vuole un po’ di caffè? Assaggiate ‘sti biscotti fatti in casa! Bevete un goccio de ‘sta grappa! Provate ‘sti cioccolatini!”.

Roberto sente di dover ringraziare il lockdown, in fin dei conti, perché ogni crisi nasconde un’opportunità di rinascita. 

E per lui lo è stata, in tutti i sensi.

***

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Giulia Segna

Giulia Segna

Faccio ricerca nel campo delle relazioni interculturali, sono di Roma. Mi diverto a osservare, ascoltare e annotare la realtà che mi circonda: la vita è colorata di infinite sfumature ma per riuscire a vederle bisogna rallentare e concedersi il giusto tempo. Io B-hop perché...pensare e diffondere positività è la chiave per vivere felici, tutti.

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