di Giulia Clarkson – Teatro e natura come terapia dell’anima. È la ricetta di due organizzazioni sarde, la cooperativa La Clessidra di Villacidro e il centro di intervento teatrale Il Crogiuolo di Cagliari che, per porre rimedio ai danni che la pandemia e il distanziamento sociale hanno diffuso tra i bambini in età scolare, hanno ideato il progetto Educare Eco.
Finanziato dal Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia e in collaborazione con la Municipalità di Pirri, il progetto si articola su Cagliari e la provincia del Sud Sardegna, parte in questi giorni e per cinque lunghi mesi, fino al prossimo settembre, metterà in campo laboratori, spettacoli, percorsi didattici, esperienziali ed educativi.
Tutto a stretto contatto con la natura, evitando gli spazi chiusi e privilegiando boschi, giardini e fattorie didattiche.
Le parole d’ordine rimangono salute e benessere, recupero delle relazioni interpersonali, contatto con le proprie emozioni e individuazione e gestione di nuovi stati d’animo.
Nulla è più come prima, dopo la pandemia, e anche la capacità di gestione delle emozioni e delle paure da parte degli adulti – genitori o educatori – dovrà evolversi in corsa.

“Probabilmente dovremo ancora scontrarci con gli effetti psicologici di una pandemia che ha trasformato il mondo e il nostro modo di abitare il mondo. Adesso non stiamo che iniziando a intravedere i primi sintomi”,
dichiara Rita Atzeri, direttrice artistica della compagnia Il Crogiuolo, che ha continuato a frequentare le scuole con i suoi laboratori anche nei mesi più caldi dell’emergenza Covid, sensibilizzata dall’alto livello di ansia e spesso addirittura di panico riscontrato nelle classi.
Per questa ragione è presente nel progetto la figura dello psicologo, chiamato a intercettare bisogni, esigenze e aspettative dei piccoli partecipanti e a raccogliere i dati che potranno essere utilizzati dai comuni aderenti per progettare attività future.
Perché Educare Eco intende lasciare un’eredità preziosa, a chi saprà coglierla: si tratta infatti di un esperimento costruito in modo da poter essere facilmente esteso e replicato in comuni diversi, coinvolgendo così un grande numero di bambini.
I laboratori saranno incentrati su immedesimazione e giochi di ruolo, strategie di peer education e learning by doing, attività manuali e di movimento; si esploreranno tematiche legate al rispetto della natura, alla salvaguardia dell’ambiente, all’alimentazione e agli stili di vita sani.
Si seguiranno percorsi che focalizzeranno sull’autostima e sul rispetto reciproco e su tutte quelle esperienze fondamentali per ristabilire una “nuova normalità” così che i bambini possono riprendere a relazionarsi e giocare, in maniera rispettosa, consapevole e responsabile.
Dai laboratori, infine, usciranno i racconti che verranno proposti a latere della rassegna teatrale, sempre destinata a un pubblico di giovanissimi, nei tardi pomeriggi estivi nel giardino di Casa Saddi a Pirri.
Perché tutto diventi strumento utile a recuperare la socialità perduta.