di Agnese Malatesta – Ventiquattro foto che raccontano l’Afghanistan. Attimi di normalità e paesaggi sospesi di un Paese tormentato da una guerra che dura da più di 40 anni, e che ha finora causato un milione e mezzo di morti, centinaia di migliaia di feriti e mutilati e oltre quattro milioni di profughi.
Sono gli scatti di 16 fotografi prestigiosi regalati ad Emergency per sostenere gli ospedali che gestisce nel paese.
Fotografi di fama internazionale come Jim Huylebroek, che ha spesso aperto le prime pagine del New York Times, o Matthieu Paley, che ha pubblicato un libro sulla regione del Pamir, e ancora rinomati autori italiani come Giulio Piscitelli e Ferdinando Rollando, guida alpina e fotografo che esplorò le zone più remote delle montagne afgane, hanno scelto di cedere alcuni dei loro scatti più emblematici a supporto delle attività di Emergency in Afghanistan.
Le loro stampe saranno messe in vendita online grazie all’iniziativa di Ishakar, impresa sociale inglese nata a Kabul che ha riunito le migliori immagini di questi fotografi per raccogliere fondi a scopo umanitario.
Ishakar da 4 anni collabora con artisti ed artigiani in Paesi colpiti dalla guerra.
La collezione, disponibile all’indirizzo https://www.ishkar.com/collections/photography-print-sale, riunisce professionisti affermati, talenti emergenti ed esploratori avventurosi, per raccontare i lati meno noti della realtà dell’Afghanistan con immagini raramente viste finora.
Le stampe fotografiche saranno realizzate su carta Giclée Hahnemühle Pearl e disponibili in tre dimensioni. Per acquistarle c’è tempo fino al 25 settembre (per informazioni: photography@ishkar.com).
Emergency ha iniziato a lavorare in Afghanistan nel 1999. Da allora ha curato oltre 6 milioni e mezzo di persone.
Oggi gestisce centri medico-chirurgici a Kabul, Lashkar-gah e nella Valle del Panshir, un centro maternità ad Anabah e una rete di 38 centri sanitari e di posti di primo soccorso.
Secondo quanto riferisce l’ong fondata da Gino Strada e dalla moglie Teresa Sarti, nonostante la prima metà dell’anno in corso abbia visto una diminuzione nel numero di vittime e i dialoghi di pace tra Stati Uniti e Talebani abbiano tenuto banco sulla stampa internazionale, dall’inizio dell’anno ad oggi 1282 civili hanno perso la vita a causa della guerra.
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