(di Patrizia Caiffa) – Danza, teatro e architettura si uniscono per rendere omaggio all’arte della grande danzatrice e coreografa Pina Bausch con la “Nelken Line”. Un viaggio nelle atmosfere più poetiche del centro storico di Roma. Una performance in video e una bellissima esperienza per chi ha partecipato al bando della Pina Bausch Foundation “Dance! The Nelken Line”, che invita a mettere in scena la coreografia e la musica tratta dallo spettacolo teatrale Nelken.
Da gennaio ad oggi gruppi di tutto il mondo hanno realizzato la Nelken Line, attraversando paesaggi differenti, ripetendo i movimenti della “Danza delle Stagioni”, sulle note del famoso brano “West End Blues” di Louis Armstrong & His Hot Five.
Ed ecco, in questo meraviglioso video, la Nelken line a Roma:
A Roma il progetto è stato portato avanti dal laboratorio urbano “Dancing Architecture“, guidato da un architetto, Daniela Pastore, insieme al danzatore e coreografo Ippokratis Veneris e il filmmaker Ignazio Agosta.
Alla danza hanno partecipato 25 danzatori non professionisti rappresentanti di 11 Paesi del mondo, alcuni di loro artisti e attori professionisti, tutti amanti della danza e dell’opera di Pina Bausch. Tra loro anche una ragazza all’ottavo mese di gravidanza, per cui in realtà i danzatori sarebbero 26, se considerato anche il bimbo in grembo.
Daniela Pastore, architetto, ideatrice del progetto “Nelken line in Rome” – foto: F.Virgilio
“Fin dall’inizio si respirava una piacevole aria di internazionalità e interculturalità – racconta a b-hopDaniela Pastore -. Abbiamo voluto compiere degli attraversamenti artistici della città di Roma anche per promuoverne la bellezza e condividere le atmosfere più evocative. E’ stata un’esperienza artistica ricca ed ispirante”.
La Nelken Line è una danza realizzata da una linea di persone che, camminando, ripetono una sequenza rituale di movimenti; rappresenta la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno.
Nella sua apparente semplicità è densa di dettagli e valori simbolici e può essere letta come una metafora della vita, “l’unione dell’andamento lineare nello spazio con quello circolare della ciclicità del tempo”.
La Nelken Line a Piazza Navona – Roma – foto: M.Crisafulli
“Per noi è stata l’occasione per entrare in contatto con la poetica di Pina Bausch, con quello spirito impalpabile ed affascinante che anima i suoi lavori. Ma anche di vivere Roma in modo diverso, come una sequenza di scenografie, all’interno di un grande teatro all’aperto“.
Uno degli aspetti più importanti per il team di “Dancing Architecture” è stato quello di voler “restituire un’immagine di Roma come città dell’accoglienza e crocevia di culture – precisa l’architetto -, un aspetto che può nutrire lo spirito di questa città portando rinnovamento e ricchezza culturale. Ogni partecipante ha portato parte di se in questa esperienza, trasformandola in un’occasione di grande scambio e stimolo per tutti”.
La Nelken Line a Ponte Sant’Angelo/Castel Sant’Angelo – foto: F.Virgilio
“Il viaggio è cominciato ben prima di iniziare le riprese, ed è stato un susseguirsi di coincidenze, incontri ed eventi favorevoli che ha fatto crescere l’entusiasmo nel progetto“, confida Daniela Pastore.
A partire dall’incontro con Andrès Neumann, il produttore storico di Pina Bausch in Italia, che ha deciso di sostenere il progetto, condividendo alcuni frammenti della memoria di questa artista. Nel suo archivio professionale sul teatro del ‘900, Neumann preserva e trasmette i documenti, le foto e i racconti di 25 anni di lavoro con Pina Bausch e il Tanztheater Wuppertal.
E poi con Jo Ann Endicott, ballerina storica del Tanztheater Wuppertal, ad oggi considerata l’erede della memoria di Pina Bausch per quel che riguarda la messa in scena di molti spettacoli della compagnia. Fortuna ha voluto che fosse in visita a Roma proprio durante il periodo delle prove.
foto: M.Cirillo
Altro incontro importante è stato con il collettivo dello Spin Time Labs, un’occupazione di Action al centro di Roma con circa 350 abitanti da tutto il mondo, che ha dato vita ad un “Cantiere di Rigenerazione Urbana” con moltissime iniziative artistiche e sociali e un laboratorio per lo sviluppo di un nuovo modello di accoglienza e urbanità.
foto: M.Cirillo
“Questa realtà ha accettato di aprire le porte e di ospitare il progetto della Nelken Line a Roma, mettendo a nostra disposizione i suoi spazi e il suo supporto”, dice Daniela Pastore, che ha già cominciato a lavorare al Making Of, ossia il dietro le quintedel progetto:
Dietro le quinte della Nelken Line – foto: F.Virgilio
“Vogliamo raccontare l’incontro con Roma, di domenica alle 7 di mattina per iniziare le riprese, quando è ancora deserta e pura, un palcoscenico perfetto, aperto e disponibile ad accogliere la danza. O di quando, attraversando la città con gli abiti di scena, ci sentivamo perfettamente a nostro agio, come se l’eleganza delle nostre vesti ci ponesse in risonanza con quella naturale della città. O della fantastica opportunità concessaci dalla Real Academia de España a Roma, la quale ci ha permesso di danzare la Nelken Line nel Tempietto del Bramante, opera scenografica di grandissimo fascino”.
Il Tempietto del Bramante a Roma – foto: M. Zang
La Nelken Line a Roma e il Making Of – conclude – “sono il nostro omaggio al genio creativo di Pina Bausch e una carezza sul dorso della nostra bellissima città, Roma, che Pina Bausch ha amato ed esplorato con sguardo poetico e ricco di umanità”.
Ideatrice e direttrice responsabile di B-hop magazine. Giornalista professionista, lavoro dal '98 all'agenzia Sir. Laureata in Lingue e letterature straniere moderne, ho scritto romanzi, testi teatrali e saggi e viaggiato (tanto) nel Sud del mondo. Instancabilmente curiosa di nuove avventure, dentro e fuori di me, ho voluto B-hop per portare bellezza, fiducia e consapevolezza nel mondo dell'informazione.