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Home Buenvivir

I bambini più rispettati sono i più felici: perché il metodo Montessori è così attuale

di Margherita Vetrano
25 Novembre 2015
in Buenvivir, Primo Piano
Tempo di Lettura: 4 mins read
36 2
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foto tratta dal sito del Centro nascita Montessori

foto tratta dal sito del Centro nascita Montessori

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Immerso nel verde del quartiere romano di Osteria del Curato, il nido Koinè è da sempre testimonianza di cultura, dolcezza e amore per i bimbi che vengono seguiti secondo i dettami dell’insegnamento Montessori. Da quest’estate, al piano superiore della struttura colorata ed ecosostenibile del nido, è stato aperto un nuovo servizio: il Centro nascita. Siamo andati a conoscere più da vicino il lavoro, al servizio delle mamme e soprattutto dei bambini. Ci ricevono nella “Stanza del neonato” in un freddo pomeriggio di novembre scaldato da una luce morbida ed accogliente.

Anna Maria Batti, decana del Centro Nascita, psicologa e formatrice dagli 0 ai 14 anni, ci parla delle origini e del ruolo del centro che storicamente si occupa di educazione cosmica, da “prima a dopo la nascita”, attraverso l’assistenza alla nascita e nelle famiglie, per formare figure in grado di seguire il pensiero Montessori e farlo diventare operativo. Si parla di ricercazione, ovvero della continua ricerca nel rispetto del bambino e della madre per il figlio, e di un’azione che traduca in fatti le teorie educative elaborate nell’anteguerra da Maria Montessori e portate avanti dalla sua allieva Adele Costa Gnocchi.

Il centro è un’associazione senza scopo di lucro che “intende favorire l’educazione dalla nascita, come aiuto alla vita, senza addestrare né insegnare ma solo osservare il comportamento dei bambini” attraverso l’uso di “materiali sensoriali e utensili di uso comune”. Sul neonato e sul bambino dei primi due anni non esistevano allora studi approfonditi. Si scoprirono così i concetti che fecero il giro del mondo: la ripetizione spontanea (i neuroni specchio), la cessazione dell’aggressività, la forte spinta all’indipendenza, le insospettate capacità sociali. Tutte queste manifestazioni emergevano come caratteri infantili inconsueti proprio per il clima della situazione educativa non direttivo e non aggressivo da parte degli adulti.

“Il bambino va curato dalla nascita – spiega Batti -, considerandolo soprattutto come essere dotato di vita psichica. Se dunque essa esiste nel neonato, deve essersi formata previamente, altrimenti non potrebbe esistere. Lo svolgimento psichico è legato solo a un mistero: al segreto delle potenzialità latenti che sono diverse in ogni individuo”.

nido koinè

Difficile distinguere tra le parole della Montessori e quelle della responsabile del centro, che ci trasmette grande energia, forza ed entusiasmo per l’opera del Centro Nascita, attualissimo anche per intuizioni che oggi vengono avvalorate da teorie importanti come la “terapia del dolore nel neonato” che prova emozioni e sensazioni tanto quanto un adulto.

Se un tempo il Centro ha operato in enti pubblici come INA, Ministero degli Affari Esteri e Banca D’Italia attraverso nidi interni, oggi sono in corso altre attività: gestione dei nidi su Roma, formazione del personale dentro e fuori il Comune di Roma, corsi per le mamme di approccio al neonato, in fase pre-nascita e corsi di formazione del personale anche europei come il progetto Leonardo. Una grande rivoluzione del metodo applicato inoltre è la parità di genere, tanto attuale oggi, introdotta da Elena Gianini Belotti che sposta il focus “dalla parte delle bambine” secondo “pari opportunità”.

“Il bambino piccolo è forzato a socializzare  mentre il suo ruolo è quello di un orchestrale che prima impara a suonare dopo entra in orchestra” precisa l’altra responsabile, Maria Giovanna Iavicoli, sottolineando l’importanza di “mettere in luce quello che il bambino sta facendo, come una gioia e non come una lotta”. Si tratta della lotta tra adulto e bambino, laddove spesso l’autonomia soccombe all’idea adulta di instradare i piccoli verso preconcetti e schemi.

A partire dalla socializzazione, sin dai primi mesi di vita, il piccolo va rispettato nei tempi che per maturità evolutiva lo porteranno prima ad organizzare sé stesso e progressivamente ad aprirsi all’esterno; se il mondo adulto riesce a rispettare questa evoluzione il piccolo sarà libero non perché privo di regole ma perché capace di seguire le proprie capacità e vivere in autonomia. “Lo sviluppo porta all’autonomia che porta all’indipendenza e quindi alla libertà.

Bambini più rispettati e quindi più felici? Lo dice la teoria, elaborata molti anni fa. Ciò che ci arriva oggi è un servizio necessario ed attuale, che parte dalla formazione di grandi e piccoli e passa per la gestione di laboratori, strutture (nidi), incontri tematici (cibo, sonno, relazioni, famiglia), fino ad approdare ad uno sguardo attento anche alla quarta età, come completamento del ciclo vitale.

Un servizio che racchiude in sé l’esperienza, la tradizione, la conoscenza e l’attualità necessarie per creare una generazione migliore in un’ottica di eutonia (ossia di equilibrio psicofisico della persona) oggi, quanto mai, necessaria.

Letture consigliate: “Dalla parte delle bambine” di Elena Gianini Belotti- Feltrinelli; “I bambini, che belle persone!” a cura del Centro Nascita Montessori- Red edizioni; “Il neonato, con amore” di Grazia Honegger Fresco- Ferro Edizioni

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Margherita Vetrano

Margherita Vetrano

classe ’73, mi formo all’Università dell’Aquila con studi economici ed attualmente lavoro a Roma dove vivo con il marito e i tre figli. Io B-hop perché. non c'è altra bellezza che fare ciò che ci fa star bene: scrivere notizie positive per raccontare il "mondo migliore".

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