di Marta Lops – In quattro città italiane sta per nascere una nuova forma di affido, per contrastare la povertà educativa minorile e consentire ai bambini di fruire di iniziative culturali tra cui musei, cinema, teatri, musica, parchi, biblioteche, fattorie didattiche. Famiglie e singoli interessati possono già candidarsi per questo tipo di servizio.
Si tratta dell’Affido Culturale, un progetto nazionale candidato al Bando “Un passo in avanti” e finanziato dall’Impresa sociale Con i Bambini, che realizza i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che include non solo la dimensione scolastica ma anche quella culturale, sociale ed economica e riguarda milioni di bambini nel nostro Paese. Era un problema prima della pandemia ed oggi lo è ancor di più.
Affido Culturale nasce per garantire ai bambini una crescita umana e culturale, per scoprire i propri sogni e aprire più scenari di vita possibili.
L’opportunità di avere delle opportunità, di disporre cioè degli strumenti necessari per interessarsi, alimentare passioni, crescere in termini di competenze e formarsi.
Il progetto, nato da un’idea dell’opera di assistenza Pio Monte della Misericordia, coinvolge oggi quattro città pilota: Napoli, Roma, Bari e Modena e mette insieme una serie di realtà che operano nel Terzo settore.
In pratica
le famiglie cosiddette “affidatarie” saranno incaricate di accompagnare bambini in povertà educativa, insieme ad un familiare, ad eventi e attività culturali
appositamente pensate per loro.
Famiglie e persone interessate possono contattare il coordinatore cittadino del progetto (ce n’è uno per ogni città) e manifestare la volontà di aderire all’iniziativa. Tuttavia, il percorso non si esaurisce qui: occorre “verificare la consapevolezza che il progetto sia colto nella sua potenzialità educativa”, così racconta a B-hop magazine Giuseppe Antelmo dell’associazione culturale Casa dello Spettatore, referente su Roma.
Si tratta infatti di un’opportunità di crescita sia per i bambini, sia per gli adulti. Le famiglie, affidataria e destinataria, una volta abbinate tra loro, si incontreranno e attraverso una scelta libera e condivisa delle fruizioni culturali all’interno della rete creata dagli stessi referenti cittadini, sottoscriveranno un Patto educativo.
Un vero e proprio impegno per dare realtà effettiva e continuità al progetto. Ventinove incontri, da svolgersi nell’arco di 14 mesi, che coinvolgono una serie variegata di spazi tra cui
musei, cinema, teatri, musica, parchi, biblioteche, fattorie didattiche
Come sottolinea Antelmo, “lo scopo non è il mero assistenzialismo, bensì creare una comunità educante diffusa e solidale, che sia anche permanente” perché “condividere cultura è un modo per educarsi”.
Molti degli enti convenzionati propongono attività eterogenee con l’obiettivo di favorire l’opportunità, per il bambino e per l’adulto, di educarsi anzitutto tramite l’incontro con l’altro e l’esperienza condivisa, al di fuori delle mura domestiche o degli edifici scolastici.
Affido Culturale permetterà l’incontro tra persone che, per ragioni diverse, non potevano o non avevano ancora pensato di investire il proprio tempo libero in attività ludiche e di crescita per i propri figli, riscoprendosi
“mediatori culturali tra i bambini e le varie forme d’arte”.
Non solo. Affido Culturale sarà anche una grande occasione per tutte quelle piccole realtà che da anni lavorano nei territori per garantire un’offerta educativa valida ai bambini.
La famiglia cosiddetta “risorsa” può essere di qualsiasi tipo: una coppia con bambini o senza o persone singole che vogliono prendere parte all’iniziativa. Scuole selezionate sul territorio, come partner del progetto, avranno un ruolo nell’attività di monitoraggio, intercettazione dei possibili interessati e nel veicolare le informazioni.
Le famiglie potranno scegliere gli eventi e accedere alle fruizioni culturali convenzionate, tramite una App curata ad hoc da Hpo e grazie alla dotazione di e-ducati, una moneta virtuale messa a disposizione da Affido Culturale.
La povertà educativa è un fenomeno che coinvolge l’Italia da nord a sud, da qui l’importanza di aver scelto città diverse tra loro in quanto a grandezza del territorio e caratteristiche.
Il progetto ha quindi tutte le potenzialità per estendersi sull’intero territorio nazionale e coinvolgere chiunque sia interessato a portare Affido Culturale in altre città. A tal proposito, oggi, 4 marzo, alle 15, si svolgerà un webinar sull’argomento.
Napoli, Roma, Bari e Modena saranno semplicemente le città pioniere di un piano in espansione ed esempio di buone prassi da riprodurre altrove. Affido Culturale vuole essere un modello teso a consolidarsi e, nel tempo, diventare autonomo.
La marginalità sociale e la povertà educativa non sono il prodotto della sola miseria economica, anche se questa di certo le favorisce. Le disuguaglianze nelle opportunità di base e nelle conoscenze acquisite durante gli anni della formazione possono essere d’ostacolo all’inclusione sociale e alla piena realizzazione personale di ogni bambino.
Destinare fondi e impegno alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza, mettendo in piedi progetti adeguati, non solo contribuisce alla lotta contro la povertà educativa, ma costituisce anche un investimento di lungo periodo.
Permettere ai minori l’accesso ad attività culturali e ludiche consentirà loro di diventare adulti in grado di lottare per la propria realizzazione personale, a prescindere dal background socio-economico di provenienza.
Azioni simili non solo prevengono la crescita di fenomeni come la povertà educativa, ma possono anche contribuire alla formazione della futura classe dirigente del Paese. Nonostante le difficoltà dovute all’anno appena trascorso, Affido Culturale è riuscito a mettersi in piedi e viaggia verso aprile, mese in cui questa comunità educante diffusa che coinvolge famiglie, scuole, esercenti culturali e realtà associative prenderà piena forma.
Per chiunque abbia passione per la cultura e voglia di condividerla, riducendo le distanze tra i bambini e gli adulti, c’è tutto il tempo di aderire a questa splendida iniziativa!
Informazioni e contatti:
Roma: Casa dello Spettatore | affidoculturale.roma@gmail.com – 351 988 2078
Napoli: Con La Mano del Cuore | affidoculturale.napoli@gmail.com – 327 855 9833
Bari: Fondazione SAT | affidoculturale.bari@gmail.com – 351 122 7065
Modena: PopBrains | affidoculturale.modena@gmail.com – 059 867 7814
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