Questa apparentemente non è una bella notizia. Ma è una buona notizia sapere quante persone vengono salvate ogni giorno e quali sono i suggerimenti degli operatori umanitari che lavorano sul campo per evitare che questo dramma epocale diventi ancora più gravi. Per questo motivo b-hop, che sceglie di proporre sempre una informazione costruttiva, ha deciso di condividere oggi una potente gallery di immagini, storie e testimonianze, seppur drammatiche, che rientrano nel grande sforzo umanitario e comunicativo di Medici senza frontiere, per informare correttamente su quanto sta accadendo in Libia e nel Mediterraneo, perché le persone migranti che soffrono e muoiono durante la fuga verso una vita migliore non rimangano numeri ma diventino volti.
La nave di Msf Bourbon Argos arriverà domani a Catania con a bordo altre 455 persone salvate. Nella gallery che segue, intitolata, “Una trappola per chi fugge” l’organizzazione medico-umanitaria riporta decine di testimonianze sulle terribili condizioni vissute in Libia da rifugiati, migranti e richiedenti asilo che cercano di raggiungere l’Europa.
Dal 2015 Msf ha lanciato operazioni di ricerca e soccorso in mare, salvando oltre 25.000 persone. A prescindere dal paese d’origine o dalle ragioni della fuga, quasi tutte sono passate dalla Libia. Centinaia di interviste raccolte rivelano un livello allarmante di violenza, che colpisce indifferentemente uomini, donne o bambini per mano di trafficanti, gruppi armati, autorità e singoli individui.

Il 50% delle persone soccorse ha raccontato di essere stato imprigionato per mesi in condizioni disumane. I rapimenti sono un modo comune di estorcere denaro. Torture, violenze sessuali, omicidi, lavori forzati sono all’ordine del giorno. L’82% dei pazienti trattati dai nostri team in Sicilia ha raccontato di aver vissuto eventi traumatici durante il viaggio.
“I segni di tutto questo sono nelle ferite, fisiche e mentali, che le nostre équipe vedono ogni giorno sulle persone soccorse – dicono gli operatori -. Senza un sistema di asilo funzionante in Libia le persone in cerca di protezione non possono essere trattate in conformità al diritto internazionale e regionale dei rifugiati”.
I paesi dell’Unione europea – questo l’appello di Msf che condividiamo – “non devono negare alle persone la possibilità di raggiungere l‘Europa”.
Ecco la gallery completa:
UNA TRAPPOLA PER CHI FUGGE by Medici Senza Frontiere on Exposure