Siete insoddisfatti dei vostri giorni pieni di stress e corse metropolitane? Volete dire basta alle insane boccate di smog? Vorreste dedicarvi all’agricoltura e lasciare un lavoro d’ufficio monotono e ripetitivo? Oppure, più semplicemente, siete alla ricerca del vostro posto al sole? Se avete risposto si ad almeno due di queste domande, continuate a leggere questo articolo, perché voglio raccontarvi un altro cambiamento possibile.
In provincia di Arezzo, nel Casentino, a soli 35 km da Firenze, c’è un piccolo paesino, Montemignaio, appoggiato su una striscia di terra a 800 mt sull’Appennino tosco-emiliano, benedetta terra fertile tra la Toscana e l’Emilia Romagna, una zona verdissima e piena di suggestioni. Gli abitanti sono circa 600 e stanno cercando di dare vita ad un consorzio di produttori, con l’intento di creare un modo alternativo di solidarietà, autosostenendo la produzione agricola ed artigianale. L’idea è di Matteo Pernigotti (coraggioso e virtuoso ideatore di questo bel progetto, nonchè farmacista del paese), genovese di origine che è scappato dalla Liguria in cerca del suo ”locus amoenus”, di un angolo di pace dove mettere in atto un modo di vivere sano ed alternativo. Pernigotti tiene a precisare che la sua iniziativa è al momento svincolata dalle istituzioni locali: ”Non abbiamo alcuna certezza, nè vogliamo che le persone accorrano nel nostro paese in cerca dell’oro; ma stiamo dando molti input e abbiamo contatti per creare future nuove opportunità, soprattutto nel settore agricolo…”. Il consorzio, quando ci sarà, potrà essere un incoraggiamento, quindi, per agricoltori, artigiani, lavoratori che vogliano aderire al progetto, ripopolare l’area e scegliere un’alternativa alla città.
Il paese ospita una scuola elementare ed un asilo. tutto si svolge con i ritmi lenti e quasi antichi di un passato dimenticato, rarefatto. Ci sono pochissime auto e tutto viene svolto nel pieno rispetto della natura e delle persone.
Uno stile di vita improntato ai cicli della natura, con la realizzazione di prodotti bio, solidali, che valorizzino le potenzialità del territorio; agli agricoltori ed artigiani che si faranno avanti saranno ceduti terreni in usufrutto gratuito oppure a tariffe agevolate secondo le normative vigenti, concessioni per aprire attività.
Ancora una volta è la Toscana a dare un esempio di buona vita ed uno spunto di riflessione.
Insomma, un’esperienza da prendere seriamente in considerazione per darsi una seconda possibilità, per cambiare stile di vita, per ritrovare l’armonia con se stessi, la natura e le radici profonde.
Per info: hyoga81@hotmail.it (Matteo Pernigotti)