Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
mercoledì, Giugno 7, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home B.I.N. - Bellezza Interna Netta

Libri: Sandro Campani e “I passi nel bosco”, nella magia dei luoghi dell’Appennino tosco-emiliano

di Filippo Bocci
21 Aprile 2020
in B.I.N. - Bellezza Interna Netta, Primo Piano
Tempo di Lettura: 4 mins read
42 4
A A
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

(di Filippo Bocci) – In genere quando leggi un libro, se è bello, entri a far parte di una storia. A Sandro Campani, con I passi nel bosco, riesce una magia diversa, quella di portarti in un posto ma non come viaggiatore: tu, lettore, lì ci sei sempre stato.

Siamo in una valle dell’Appennino tosco-emiliano, replica fanta-letteraria di quella realmente esistente grossomodo tra i torrenti Dragone e Dolo, tributari della Secchia, a sua volta affluente del grande fiume Po: “… ascolta il torrente e gli sembra impossibile che arrivi fino al mare, passando proprio qui da questo buco”.

Il fiume Secchia

I luoghi, il bosco in particolare, sono i primi protagonisti di questo romanzo nascosto, diremmo quasi una ballata, un reading a più voci, un corale pieno di solisti, con i “personaggi principali” e le “comparse”.

È un piccolissimo mondo fatto di angoli infiniti, stradine, curve, pendenze, crinali, acqua, pietre, fango e naturalmente alberi, che assorbono l’essenza dei luoghi, ne conservano i segreti, creano inquietudine come nel bellissimo incipit: “Io temo l’odore dei salici…”.

E, poco più avanti : “… perché le foglie dei salici hanno un odore più grosso di quello che mostrano, c’è dentro troppo caldo e troppo suono, dovrebbero essere di carne, per giustificare quell’odore”.

Sarà proprio il taglio del bosco, la sua necessaria manutenzione, a fare da contrappunto alle violente tirate dei personaggi, che ruotano perlopiù sull’indecifrabile Luchino, figura “veloce e al contempo indolente”, che non compare mai fisicamente, ne sentiamo a malapena la voce, ma è continuamente nominato, ricordato, quasi evocato: “Non mi sbagliavo, lo avevo annusato. Il saltimbanco, giunto da chissà dove”.

Luchino incarna un’irriverenza innata rispetto a un destino già segnato, è quello a cui, forse solo nell’immaginario degli altri, riesce tutto semplice, che non conosce doveri e non si fa problemi; ha quella naturale arroganza della trasgressione che manda in bestia, e che nessuno sa o può imitare.

E la rabbia è l’altra grande protagonista di questa storia, che i personaggi declinano sbattendoci in faccia la ferocia obiettiva della verità, o almeno quella in cui vogliono credere, che li accende e li pungola.

C’è in loro un’intransigenza irragionevole nel raccontare e nel raccontarsi, che li porta a diventare ingiusti con sé stessi e con gli altri.

Le cose non succedono, è tutto già successo: semmai risuccedono, diverse, a seconda del punto di vista e della sensibilità della voce che narra, grazie anche a un accorto sfalsamento dei piani temporali.

Eppure, tutto quel che (non) è stato è destinato comunque a finire.

Il bosco di Campani è come Il giardino dei ciliegi disfatto veramente, una letteratura per tutte, imputridito come il rimpianto di vite di cui conserva le tracce abbandonate.

La natura anticipa la rovina e ne è parte. Il taglio degli alberi procura una resa dei conti drammatica ma trattenuta, arginata dalle ferree convenzioni del quieto vivere.

In questa piccola comunità, che sembra sospesa in una bolla atemporale, sono tutti furiosi ma fragili, meschini nella loro infelicità solitaria: ognuno sulla propria posizione, non riusciranno a dirsi le cose che pure già sanno.

Hanno però un maledetto bisogno di confessarsi a noi che li seguiamo nell’albergo diffuso di Betti, vedova taciturna, o su e giù dietro a Francesco, notaio e padre stremato da due figli diversamente carnefici, personaggio talvolta tenero e delicatamente ripiegato su sé stesso, sempre a cercare di parare i guasti del figlio minore Daniele, mascalzoncello da quattro soldi.

Oppure andiamo al fiume, a tener compagnia a Luisa quando non lavora al suo bar, o ancora a stupirci di Antonello, sempre a far di conto, odiato da tutti per i suoi soldi, prigioniero consapevole della sua avidità, tuttavia ricco di sentimenti che gli altri non gli sanno, e che non gli riconoscerebbero neanche scannati, ma noi possiamo.

Tutti hanno ricordi potenti, intimi, fatti spesso di rimpianti che la ruggine astiosa è capace di veicolare, e che il bosco può rivelare al lettore.

Sandro Campani, al suo quinto libro, il secondo per Einaudi, abbandona le architetture più morbide del Giro del miele e, con uso misurato del dialetto, si fa tecnico del suono, dà voce alla montagna con la forza della sua scrittura, cattiva, prepotente, affilata dai migliori arrotini dell’Emilia.

La frustrazione dei personaggi vive il più delle volte nella precisione dei vocaboli, nella maniacalità delle descrizioni che tengono a bada la piaga e il dolore delle cose.

E, alla fine, se sceglieremo con convinzione di arrivarci, i passi nel bosco saranno anche e soprattutto i nostri. Come nelle storie più belle.

***

Questo articolo e tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e tutelati dal diritto d’autore. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione dei contenuti su altri siti o blog, riproduzione in qualsivoglia forma o sintesi, contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

  • Se sei arrivato fino in fondo e ti è piaciuto questo articolo….
  • Oppure puoi fare una donazione via PayPal all’associazione di promozione sociale B-hop semplicemente cliccando su questo link: https://www.paypal.me/bhopmagazine

 

Condividi71Tweet45Condividi12CondividiInviaInvia
Filippo Bocci

Filippo Bocci

Laurea in Lettere, curiosissimo di tutto ma esperto di niente, cialtrone il giusto. Coltivo particolari feticci come la bacchetta di Leonard Bernstein, gli occhi di Bette Davis, il sorriso di Jack Lemmon. Scrivo su b-hop perché “le parole sono importanti (by Michele Apicella/Nanni Moretti). E se le usi per parlare di Bellezza fanno bene”.

Articoli Correlati

foto: Riccardo Romero

Riccardo Romero, “canto lo swing per nutrire armonia e bellezza”

7 Giugno 2023
Il bus dove viveva Chris

Nelle terre estreme, il libro di Krakauer da cui è tratto il film Into the wild

31 Maggio 2023
Filippo Tenisci

Il 2 giugno debutto italiano a Hong Kong: Filippo Tenisci suonerà Liszt, Sebastiani e Vetrano

30 Maggio 2023
Deborah Orso, una delle cicliste che partecipano al podcast

In bici nei luoghi letterari italiani, un nuovo podcast

25 Maggio 2023
Prossimo Articolo

"Raccontare belle notizie": il podcast su Scrittura Efficace

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • Riccardo Romero, “canto lo swing per nutrire armonia e bellezza”
  • Pallanuoto, Pro Recco di nuovo campione d’Europa. Un esempio per l’Italia
  • La scienza dei numeri: origini e usi della Numerologia
  • Vita di coppia: i consigli da non sottovalutare. Perché l’amore da solo non basta
  • Nelle terre estreme, il libro di Krakauer da cui è tratto il film Into the wild

Podcast

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

Organizzazioni Partner

Mezzopieno nelle scuole

Attivi tirocini con gli studenti dell’Università

Testate giornalistiche no profit e portali on line rilanciano i nostri articoli

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET