(di Rinaldo Felli) – Cos’è BOP? E’ il suono onomatopeico prodotto da un movimento della mano verso la bocca. Ma BOP è anche l’acronimo di Body Orchestra Project, il nuovo corso di body music che la Fonderia delle Arti di Roma propone da quest’anno grazie all’ideazione e direzione dalla poliedrica Claudia Pellegrini, insegnante di musica, cantante, attrice, regista.
Un flauto risalente a circa 35.000 anni or sono, all’era paleolitica è secondo alcuni studiosi tedeschi lo strumento musicale più antico mai ritrovato.
Eppure, ancora prima e secondo Charles Darwin, i popoli primitivi usavano la voce o la percussione del corpo per imitare i suoni della natura, degli animali o per comunicare emozioni, per corteggiare.
Quindi il corso, diretto da Claudia Pellegrini, si propone di recuperare e valorizzare la più antica forma di musica. Lo fa traendo ispirazione e suggerimenti dagli insegnamenti e le esperienze da lei fatte con alcuni dei maggiori esponenti della Body Music mondiale.

Nel corso sono presenti influenze di Fernando Barba, fondatore dei Barbatuques, di Jep Melendez, di Ciro Paduano, di Tupac Mantilla, ideatore del progetto Percuaction, ma soprattutto di Keith Terry, percussionista, ballerino Tip Tap, ricercatore, considerato uno dei pionieri della Body Music contemporanea, e che ha mirabilmente definita la stessa come: “musica che puoi vedere, danza che puoi ascoltare“.
Una forma musicale che è anche progetto sociale, desiderio d’inclusione, è un’arte che vive e si esprime solo grazie all’insieme.
E’ magari la scintilla del singolo ad alimentare un’improvvisazione priva di un leader, di un front-man, di singoli protagonisti che se ne approprino, un’improvvisazione che immediatamente diviene armonia, uno straordinario incastro, un circle singing composto da voci, da corpi che suonano, ballano ma soprattutto da porte dell’anima dischiuse, spalancate per stimolare l’incontro ed il confronto tra emozioni, sentimenti profondi, reconditi degli artisti partecipanti.
Polifonia e poliritmia che, come dimostrano studi recenti, aiutano a liberare la mente e che quindi non fanno che confermare il famoso ed abusato detto latino: “Mens sana in corpore sano”.
Musica da creare in un percorso che, se da un lato dispensa momenti ludici con grande facilità, dall’altro propone obiettivi artistici molto sfidanti e complessi da ottenere.
Anche se è doveroso precisare che sono obiettivi comunque raggiungibili da chiunque, anche da colui che canta di nascosto sotto la doccia per paura di addolorare le orecchie altrui con il lancio di note random. Il cantante da doccia può ottenere questo risultato grazie all’aiuto del gruppo, di quell’insieme che lo immerge e lo protegge in un circolo virtuoso e dove la responsabilità del singolo diviene fondamentale e marginale nello stesso tempo.
Qualsiasi progetto ha bisogno di un sogno e quello di Claudia Pellegrini è di creare un’orchestra in grado di realizzare musiche originali e di sviluppare performances che attraversino il mondo.
Se questo sogno è anche il vostro sappiate che siete ancora in tempo per iscrivervi.
Info: Fonderia delle Arti, via Assisi 31 Roma – 06/7842112