di Patrizia Caiffa – Libri e visite al museo “sospesi”, giochi, incontri e laboratori per bambini. Sono le attività che saranno realizzate a Firenze nell’ambito di un progetto nazionale per contrastare la povertà educativa minorile.
Si intitola “Ip Ip Urrà, metodi e strategie informali per mettere l’infanzia prima”, ed è stato selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
A Firenze è realizzato dalla Coop. L’Abbaino, il consorzio Co&So, e il Consorzio di cooperative sociali Mestieri Toscana.
Il nome “Ip Ip Urrà” è uno sprone a voler ricostruire le reti socio-relazionali messe a dura prova in questo periodo di pandemia.
“Ip Ip urrà prende il via in un momento estremamente delicato dal punto di vista storico e sociale, ma è fondamentale soprattutto in questo momento in cui tutto viene amplificato, anche le fragilità”, affermano Ilaria Boccacci, mediatrice familiare, e Francesco Tanini, coordinatore del progetto per L’Abbaino.
Il progetto si svilupperà nei Quartieri 4 e 5 di Firenze, creando una continuità con le progettazioni precedenti: nel primo progetto Family hub, iniziato nel 2016, sono stati coinvolti 432 nuclei familiari e 496 bambini.
“Ip Ip urrà” si articola in tre “azioni”: con “I talenti dei piccoli e dei grandi” i bimbi sotto i 3 anni, accompagnati da un adulto e coordinati da educatori, possono usufruire gratuitamente degli spazi della ludoteca internazionale “La mondolfiera”. Qui seguiranno attività di pittura o di manipolazione o fare giochi all’aria aperta.
La presenza di un mediatore familiare all’interno della struttura consente l’avvio di momenti di incontro e di scambio con i nuclei familiari coinvolti, al fine di sostenere il genitore nella scoperta dei propri punti di forza e nella cura della fragilità relazionale.
La seconda azione, “Fuori Gioco” nasce invece dalla volontà di restituire alle famiglie dei due quartieri degli spazi urbani fruibili, organizzati e strutturati per poter vivere la dimensione ludica dentro e fuori il nucleo familiare.
Le iniziative nascono dall’idea del gioco come veicolo di cultura e relazione, per lo sviluppo della relazione genitoriale e dello scambio di competenze fra pari.
Per “La cultura del sospeso”, infine, librerie, associazioni ed enti culturali del territorio, come nella tradizione del caffè sospeso, metteranno libri, visite museali ed esperienze culturali a disposizione delle famiglie fragili, grazie al sostegno di una “rete del dono” che il progetto intende costruire nell’ottica di una cittadinanza attiva e solidale.
“Ip Ip Urrà è un bel progetto che va ad ampliare i servizi educativi per bambini e famiglie fragili dei Quartieri 4 e 5 – commenta l’assessore a Welfare ed Educazione del Comune di Firenze, Sara Funaro – con l’obiettivo di combattere la povertà educativa, che impedisce ai minori di apprendere, sperimentare e sviluppare i loro talenti e le loro capacità. Purtroppo nel nostro Paese ci sono ancora tanti bambini privati del diritto di crescere serenamente sviluppando le proprie potenzialità”.
Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo.
Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con i Bambini.