di Massimo Lavena – Con buone notizie, speranza e molta fiducia: è così che la diocesi di Limburg, in Germania, inizia la Quaresima. Fino a Pasqua, nel primo fine settimana di aprile, nella pagina speciale Good-news.bistumlimburg.de verranno raccolte notizie dalla vita, piene di fiducia, serene, fresche.
“La Quaresima di solito è il tempo della rinuncia. Ma lo facciamo da quasi un anno ormai – afferma il portavoce della diocesi Stephan Schnelle – Molte persone sono stressate dalle continue restrizioni della pandemia. Ma ci sono ancora i lati positivi, belli e meravigliosi della vita.
Questo è il motivo per cui vogliamo concentrarci sulla speranza positiva e risvegliata, perché la Pasqua è la festa della speranza e la migliore notizia di tutte”.
Oltre alle buone notizie, c’è anche l’opportunità di condividere momenti di vita sul sito: su un blog di buone notizie, le persone possono raccontare i loro punti luminosi e segni di fiducia nella Quaresima 2021, a partire dal Mercoledì delle Ceneri.
Nell’ambito di questa campagna, la diocesi di Limburg lancia per la prima volta un canale sul servizio gratuito di messaggistica Telegram.
Con il nome “Fastenzeit – Gute Zeit“ (Quaresima – Buon Tempo), Felicia Schuld, redattrice di informazioni e pubbliche relazioni, invierà messaggi agli abbonati durante la Quaresima e li porterà con sé durante la Quaresima: “In passato, durante la Quaresima, mi mancava sempre qualcosa: alcol, carne, caffè. Quest’anno voglio concentrarmi sulle buone notizie e sulle cose che mi riguardano”.
Chi vuole ricevere le notizie, puoi iscriversi al canale di Telegram sotto “Fastenzeit – Gute Zeit” o su t.me/gutezeit.
Ma oltre alla messaggistica c’è anche l’impegno sui social media: nel dialogo che la diocesi vuole costruire coi fedeli, tutti vengono invitati a narrare quando hanno sperimentato qualcosa di incoraggiante e di speranza durante questo periodo quaresimale.
Volendo condividere si può scrivere una mail a info@bistumlimburg.de oppure si può postare la propria testimonianza sia su www.facebook.com/bistumlimburg e su Instagram all’indirizzo @bistumlimburg.
Sono già molte le notizie che stanno circolando tra social, sito ufficiale e mailing list, dopo neanche un giorno dall’annuncio dell’iniziativa: sembra quasi che la diocesi del Limburg, ferita moralmente (ed economicamente bisogna anche sottolineare) da un pesante scandalo finanziario e immobiliare di oltre 31 milioni di euro che coinvolse il vescovo Franz-Peter Tebartz-van Elst, abbia ripreso a respirare.
Papa Francesco accettò le dimissioni del vescovo e il 26 marzo 2014. Tra amministratori apostolici, revisori dei conti, dolore dei fedeli davanti allo spreco di risorse, la diocesi limburghese (che sovrintende ad un territorio della Germania centrale, tra i Lander dell’Assia e della Renania Palatinato con città come Francoforte sul Meno e Wiesbaden ed una popolazione di circa tre milioni di abitanti) ha vissuto anni di tensione e di sconforto.
La nomina a nuovo vescovo di monsignor Georg Bätzing, che attualmente è anche presidente dei vescovi tedeschi, ha ridato forza ai cattolici limburghesi. Ed ecco che le “buone notizie fioccano”, quasi fossero rimaste sepolte per troppo tempo, in un clima cupo misto a delusione e tradimento.
La Liturgia delle Ceneri è stata trasmessa il 17 in diretta streaming sul canale Youtube della diocesi con la partecipazione di molti artisti (musicisti, attori, mimi) che hanno rinverdito la tradizione del Mercoledì degli Artisti, tradizione che si deve a Paul Claudel e che in Germania è molto diffusa: in tempo di pandemia e di grave crisi lavorativa per chi opera nel mondo dello spettacolo, la Chiesa cattolica offre agli artisti la possibilità di dire “noi ci siamo ancora”.
Tra questi c’è Johannes Siebenmorgen, che riflette sul fatto che durante la pandemia le possibilità digitali hanno permesso di mantenere i contatti con amici e affetti, e che il gusto del progettare il futuro sarà ancora più buono quando – finalmente e informalmente- potrà sorseggiare un caffè seduto a un bar o ascoltare dal vivo un concerto.

Barbara Lecht, invece, vede la speranza nel suo nipotino di meno di un anno che nulla sa del virus covid-19 e che giorno dopo giorno è impegnato a imparare cose nuove: “Questo è il futuro”.
Non stupisca che ci si trovi davanti a piccoli segni, ma le cose belle, le buone notizie non fanno rumore, spesso sono minime lucciole di gioia e di colore che servono a ridonare speranza: “Anche se suona strano, c’è qualcosa che collega questa pandemia – scrive su Good-news.bistumlimburg.de Anne Goerlich-Baumann, che cura le pubbliche relazioni di una parrocchia di Wiesbaden – Tutti sono nella stessa situazione, tutti hanno problemi simili. Questo ci unisce, anche in parrocchia. Le conversazioni al telefono o durante i pochi incontri si sono fatte più intense.
La domanda ‘Come stai?’ è più importante di quanto non fosse un anno fa”.
Per Anne la speranza a breve termine è la primavera: “Non vedo l’ora che arrivi, ma a lungo termine non vedo l’ora di poter raccontare di nuovo la nostra vivace vita comunitaria – quando potremo cantare, festeggiare e incontrarci di nuovo senza riserve. Riuscire finalmente a riscrivere testi in cui non compaiono le parole ‘Corona’ e ‘restrizioni per la pandemia’. E desidero rivedere ogni giorno il mio collega, con cui condivido l’ufficio e il caffè del mattino, e tutta la mia squadra”.

Piccoli grandi sogni che illumineranno la Quaresima dei fedeli limburghesi.
Ma può essere un esercizio buono per chiunque, donna e uomo di buona volontà, fermarsi alle semplici novelle quotidiane, ai piccoli successi, ai passi di un bambino o al volo di una rondine, ai primi sorrisi di un malato che si risveglia o alle lacrime di gioia di un profugo accolto, o a un buon panino condiviso con qualcuno, un caffè sospeso, che ci faccia sentire quel calore che troppo spesso chiudiamo fuori dal nostro cuore.
E sicuramente – come su B-hop e sulle Good news di Limburg – la speranza resterà sempre accesa.
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