(di Giulia Segna) – Si festeggia oggi, come ogni prima domenica di maggio, l’International Laughter Day o Giornata Mondiale della Risata, istituita dal dottore indiano Madan Kataria che, nel 1995, ha inventato la disciplina dello yoga della risata. Nel tempo, molti “leader” sono stati formati per insegnare a ridere, per diffondere la pace e l’armonia.
Era il 1995 quando Madan Kataria, medico allopatico indiano di Mumbai, ebbe l’intuizione di una nuova pratica yoga: asana, meditazione, respirazione e poi… risate!
Basandosi sulla dimostrazione scientifica dei benefici psicofisici del ridere, Kataria pensò di
adattarla alla disciplina yoga per favorire l’ossigenazione profonda del corpo e della mente, in maniera giocosa.
La prima volta che provò l’esperimento fu in un parco pubblico della sua città, radunando un piccolo gruppo di curiosi che lo stesso Madan Kataria definì “club della risata”.
I risultati positivi in termini di crescente partecipazione e sollievo interiore derivante dalla pratica costante, incoraggiarono il medico indiano a fondare una vera e propria università della risata. Qui si diplomano i “leader”, le persone certificate idonee a guidare i gruppi nell’esercizio del ridere.
Oggi si contano circa 6.000 club della risata diffusi in 72 paesi.
La maggior parte si trova in Oriente, ma l’Occidente, sempre più affascinato dall’attività, vede le iscrizioni in costante aumento. Sul sito www.laughteryoga.org è possibile localizzare il club più vicino a sé.
La più importante esponente italiana è Lara Lucaccioni, che anche attraverso il suo canale Youtube mette a disposizione di tutti le tecniche dello yoga della risata.
Il principio di questa particolare forma di yoga è che si può ridere anche senza comicità, perché
il riso può essere il fattore scatenante la felicità e non il suo effetto, come siamo abituati a pensare.
In effetti, quando i membri di un club della risata si riuniscono, sono guidati da un leader che fa eseguire loro degli esercizi fisici e di respirazione alternati a momenti di risata “a comando”.
La scienza ha provato che
una risata autoindotta produce gli stessi identici benefici di una spontanea, poiché il corpo non è in grado di individuare la differenza:
il tasso di concentrazione e benessere si innalza, ci si sente immediatamente più allegri e si è pervasi da un senso di leggerezza. Tutto questo avviene perché mentre si ride produciamo le molecole endorfine, “oppioidi naturali” che abbassano il tasso di cortisolo, l’ormone dello stress, e ci regalano sensazioni positive.
Ridere senza motivo è più semplice di quanto si pensi, soprattutto quando si è in compagnia, ecco perché le sessioni di yoga sono rivolte a gruppi e prediligono il contatto visivo.
Quando si guarda qualcuno ridere entrano in gioco i neuroni specchio, che ci portano naturalmente a imitare l’altro.
Durante gli esercizi di yoga della risata, infatti, si eseguono precisi movimenti osservandosi a vicenda e, al via dell’insegnante, si scoppia in una risata collettiva.
Questa pratica di yoga è adatta veramente a tutti, giovani e anziani, abili e disabili, timidi ed estroversi, allegri e depressi, perché ognuno di noi è capace a ridere, in maniera spontanea o controllata.
“Più si esercita questa abilità” afferma Lara Lucaccioni, “più è semplice ricorrervi quando se ne ha bisogno:
a tutti capita di attraversare un momento difficile nella propria vita, ma possiamo scegliere di reagire. Ridere è un ottimo modo per farlo!
Bastano 10 minuti al giorno per innescare quello che tecnicamente è definito “joy cocktail”, un’esplosione interiore di gioia ed entusiasmo.
La risata è un formidabile antidepressivo a costo zero che, nel tempo, aiuta anche ad aumentare le difese immunitarie. É una lingua capita e parlata da tutti, efficace strumento di diffusione della pace”.

La disciplina del laughter yoga vede applicazioni in moltissimi ambiti, anche con funzione educativa e riabilitativa: la si pratica nei centri di recupero e nelle carceri per incoraggiare lo stato mentale positivo; negli ospedali per alleviare le sofferenze fisiche e mentali; nelle aziende per favorire l’armonia tra colleghi e nelle scuole per sensibilizzare i giovani.
Ridere fa bene al corpo e alla mente, sappiamo farlo tutti e non costa nulla. Lasciamo perdere le etichette sociali, liberiamoci da stress e negatività. Ridiamo!