(di Agnese Malatesta) – Intorno ad una tavola per condividere un pranzo e soprattutto una visione della vita: sì all’accoglienza, no al razzismo, all’odio dell’altro. Sono state migliaia le persone, in tutta Italia, che sabato 15 giugno si sono sedute alla ‘Tavolata italiana senza muri’, 5 mila in 23 città, in una tavola ideale lunga 1400 chilometri, da Alessandria a Catania.
Un gesto simbolico ma di forte protesta contro la chiusura dei porti e contro il decreto sicurezza bis che condanna chi soccorre in mare. Per far sapere che sono tanti i cittadini non portatori di odio e di intolleranza, a favore invece di politiche per l’accoglienza e per il dialogo.
La seconda edizione della ‘Tavolata italiana senza muri’ è uscita dai confini romani dell’edizione dello scorso ottobre ed ha raccolto migliaia di adesioni in tutta Italia.
Tutte con la medesima idea comune: nel nostro paese nessuno è escluso.
Con i 5 mila commensali, hanno partecipato e collaborato mille volontari, 38 associazioni nazionali e internazionali. Una manifestazione voluta da Focsiv-Volontari nel mondo.
A Roma, la tavolata ha visto circa 1300 commensali a condividere lo stesso pasto, uomini e donne, giovani ed anziani, italiani e stranieri, tutti intorno ad una tavola lunga 270 metri, allestita su via della Conciliazione, sullo sfondo la maestosa Basilica di San Pietro.
La giornata è cominciata presto per i romani, i 300 volontari hanno allestito tavoli, messo in ordine sedie e tovaglie.
Il forte caldo non ha fermato la macchina organizzativa: tutto era pronto alle 13 per consumare il frugale pasto, un piatto di pasta, pane, frutta, acqua (tutto offerto dalle associazioni).
Un gran via via che ha incuriosito i tanti turisti che passavano che chiedevano cosa fosse questo lungo tavolo, colorato, e che alle spiegazioni rispondevano con un sorriso, un gran cenno di assenso. E musica durante il pranzo: gruppi di artisti di strada, italiani e stranieri, hanno suonato per i commensali.
‘La Tavolata italiana senza muri’ – che ha ‘scelto da che parte stare’ – conta di tornare presto, altre edizioni sono in programma. Tutte con gli stessi principi di condivisione, di integrazione, di inclusione, di mescolanza culturale, di storie e di cibi, ‘NESSUNO ESCLUSO’, come recita uno slogan.
La Tavolata italiana è promossa da 38 associazioni, federazioni e ong; fra queste, Acli, Agesci, Aoi, Articolo 21, Caritas Italiana, Centro Astalli, Emergency, Forum del Terzo settore, Legambiente, Libera, Unione Comunità Islamiche d’Italia, Salesiani per il sociale.