(di Caterina Boca*) – Confessiamolo tutti. La rappresentazione della nostra società è sempre più preoccupante ed il profilo dell’italiano medio che ne viene fuori ci vede cinici, razzisti, superficiali. Ma io non mi ritrovo in questa descrizione e voi?!
Beh, allora diciamolo che c’è un’altra Italia, ed è quella di cui parlano e parliamo poco – non so se per pudore o per paura – che merita maggiore spazio e riconoscimento, perché è quella a dare la misura di cosa realmente sta accadendo intorno a noi.
Parto da alcuni elementi. Negli ultimi anni,
in Italia, è cresciuto il consumo di prodotti del commercio equo e solidale e con esso la richiesta.
Una crescita cosi elevata da rendere la produzione insufficiente a soddisfare la domanda!
Un dato che fa del reddito sostenibile una realtà consolidata, e che restituisce più valore agli agricoltori ed ai lavoratori, ma anche alla società civile, ai consumatori, a tutti noi. Un settore in espansione quindi, con una nuova sfida: quella dell’inclusione e dell’allargamento ai produttori italiani, per favorire le filiere eque ed i percorsi virtuosi anche nel nostro Paese, e contribuire alla lotta contro lo sfruttamento lavorativo.
Anche la finanza etica è in forte crescita, registrando negli ultimi anni, un aumento importante,
quasi il raddoppio di risparmiatori che scelgono banche etiche,
che credono che il profitto ottenuto dal possesso e dallo scambio di denaro deve essere conseguenza di attività orientate al Bene Comune e che hanno a cuore anche le conseguenze non economiche delle loro azioni.
E ancora, ricordiamoci che con oltre 5 milioni di volontari, l’Italia si dimostra uno dei Paesi in cui le attività svolte volontariamente per il supporto ed il sostegno di categorie vulnerabili e dei diritti sono in forte aumento.
Non è poco, ve lo assicuro, perché scommetto che, ciascuno di noi, potrebbe raccontare, anche adesso, realtà ed esperienze virtuose del proprio territorio!
Comitati di genitori, gruppi di acquisto solidale, movimenti di difesa del verde, raccolte di solidarietà, etc.
Tutte azioni di generatività sociale che ci restituiscono un’altra Italia, un’altra società.
Impegniamoci tutti a raccontarla veramente allora questa Italia, non permettiamo più che si continui ad ignorarla.
* avvocato, lavora in Caritas italiana ed è presidente della Commissione affari sociali del Municipio Roma 2