di Maria Ilaria De Bonis – Trasformare le ex scuderie del Giannotto in una Casa per le donne, dentro la Pineta Sacchetti, a Roma.
Riprendersi uno spazio fatiscente per convertirlo in un centro anti-violenza rivolto alle donne vittime di abusi. Ma anche immaginare un luogo di socializzazione, svago, confronto, incontro con un bistrot, attività ludiche ed energie pulite.
E’ l’idea nata da un gruppo di residenti, attivisti ed attiviste della rete “Aurelio in Comune” (politica partecipativa), nel 13esimo municipio di Roma, che sabato 21 novembre alle 10.30 saranno davanti alle ex scuderie del parco a lanciare l’iniziativa.
Il progetto ha già un nome: La pineta si-cura ed è il frutto di incontri e dibattiti dal basso tenuti dal gruppo in questi ultimi mesi, ma anche di un primo confronto politico sul territorio.
“Qui mancano quasi completamente spazi socio-culturali pubblici – spiega Maristella Urru, attivista di Aurelio in Comune – I consultori familiari sono pochi, e in ogni caso ben al di sotto di quanto indica la legge. Inoltre il tasso di disoccupazione femminile sfiora il 42%“.
Nel municipio che comprende le aree di Boccea, Aurelio e Casalotti, la presenza straniera è enormemente cresciuta negli ultimi anni, soprattutto grazie alle comunità filippine e bengalesi. E i bisogni aumentano.
“Ora tocca a chi crede nel futuro, a chi difende la bellezza come arma contro la rassegnazione, a chi vuole battersi per l’uguaglianza. Tocca a chi vuole conquistare spazi per le persone”: si legge sul sito di Aurelio in Comune.
Il 21 novembre, quindi, attivisti e residenti lanceranno un messaggio alle istituzioni, agli abitanti, ai più giovani, alle amministrazioni capitoline.
Alla manifestazione – che si terrà in forma statica e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza anti-pandemia – prendono parte diverse attiviste e femministe ‘storiche’ della scena romana, tra le quali Maura Cossutta, presidente della Casa Internazionale delle Donne, Michela Cicculli, assessora dell’VIII municipio ed attivista e le attiviste di Lucha y Siesta e Cattive Ragazze.
Ma perchè proprio le scuderie del Giannotto?
Perchè sono una grande occasione – dicono gli abitanti -. Escluse dall’intervento di ristrutturazione del 2006, si trovano nel punto cruciale del pineto proprio accanto alla sede della biblioteca comunale e il loro recupero per un uso ‘sociale’ può riqualificare l’intera area.
Il parco è di fatto lasciato a se stesso, all’incuria e all’abbandono e cresce la percezione di insicurezza tra i residenti.
Unire cura dell’ambiente e lotta alla violenza di genere è la chiave di questo progetto.
“Ancora prima della pandemia – dice Maristella – si è registrato un aumento di accessi ai centri anti-violenza per le donne in tutta Roma”. Le donne hanno bisogno, anche in questa zona di Roma, di un luogo protetto e bello da vivere.
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