di Agnese Malatesta – Nasce una nuova rete che offre immobili pubblici, a canone agevolato, da affidare agli Enti del Terzo Settore. Una preziosa possibilità che permette un sostegno reale e fattivo alle attività del non profit a favore delle comunità.
Gli immobili a disposizione sono quelli pubblici non utilizzati, strutture dismesse come ville e stazioni ferroviarie,
che possono avere così nuova vita e dare una mano alla promozione di interessi generali.
Valorizzando, allo stesso tempo, gli stessi immobili. A questo scopo, l’Agenzia del Demanio ha pubblicato il primo bando per l’affidamento di immobili destinato agli ETS iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
E’ in programma la prima sperimentazione che partirà dal Veneto: cinque gli edifici a disposizione da utilizzare per sei anni fino ad un massimo di 50. Si tratta del Casello Roccolo, il Casello Ronchi e la Stazione Sottocastello a Pieve di Cadore, in provincia di Belluno; della Villa Rodella a Cinto Euganeo, in provincia di Padova; del Villino Rossi a Schio, in provincia di Vicenza.
Agli ETS che si aggiudicheranno gli immobili si chiede di assicurare la conservazione e l’apertura degli stessi immobili all’utilizzo della comunità per attività di interesse sociale, che siano interessi culturali, artistici, ricreativi, editoriali e della pratica del volontariato. Il tutto nel rispetto dei bisogni locali e soprattutto della storia dell’immobile e del sistema paesaggistico ambientale di riferimento.
Questa iniziativa rientra nelle attività relative ai “Progetti a Rete”, ossia a quelle iniziative che mirano a rigenerare il patrimonio pubblico. Quelle già consolidate, ad esempio, sono le reti dei Fari Torri ed Edifici Costieri, Cammini e Percorsi e Dimore. Nei prossimi mesi, l’Agenzia dovrebbe affiancare anche le reti dei Forti e Fortificazioni, dei Borghi e Aree Interne.
Ad oggi sono 46 gli immobili affidati in concessione e altri 8 sono in fase di aggiudicazione. Per partecipare al bando, c’è tempo fino all’11 dicembre 2023.