Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
giovedì, Giugno 1, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home Buenvivir

“Studio insieme ad un detenuto, fra noi uno scambio inesauribile”

Parla Elisa, studentessa e tutor universitaria a Milano nel "Progetto Carcere". Un centinaio gli studenti in aiuto a 130 studenti detenuti. L'ateneo milanese è il primo polo d’Italia per numero di detenuti coinvolti, oltre il 10%.

di Agnese Malatesta
19 Aprile 2023
in Buenvivir
Tempo di Lettura: 3 mins read
59 2
A A
Tutor universitari aiutano studenti detenuti - discussione di laurea seduti per terra nel corridoio dell'università

La discussione di laurea di uno studente. L'attesa dei tutor nei corridoi dell'università statale di Milano

Condividi su FacebookCondividi su Twitter

di Agnese Malatesta – Due studenti universitari fianco a fianco. Studiano insieme, si scambiano appunti e libri, si confrontano su piani di studi ed esperienze didattiche. Uno dei due è un detenuto, l’altro il suo tutor. E’  un dare e un avere di saperi per entrambi secondo un equilibrio esemplare.

E’  il nucleo del Progetto Carcere, nato nel 2015, per iniziativa di Stefano Simonetta, docente di Storia della Filosofia Medievale presso il Dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti” dell’Università degli Studi di Milano, che ha proprio nell’affiancamento di studenti, interni ed esterni al carcere, l’idea strategica e di valore.

E’ un progetto – avviato da una Convenzione tra l’Ateneo e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria – che al momento conta 130 ‘studenti ristretti’ (all’inizio erano appena sei)  per oltre 30 corsi universitari, tanto da diventare

il primo polo d’Italia per numero di studenti detenuti coinvolti, oltre il 10%.

La rete dei tutor conta un centinaio di studenti che in molti casi seguono per anni uno o più studenti ristretti, recandosi settimanalmente in carcere.

“Lo spirito che muove noi persone libere ad entrare in carcere è, almeno inizialmente, mera curiosità mista a desiderio di essere utile al prossimo ma questo si esaurisce quasi subito – dice a B-Hop magazine Elisa Canovi, 25/enne, laureata in filosofia e prossima alla laurea magistrale in Scienze filosofiche, che svolge attività di tutoraggio da diversi anni -. L’impulso che ti fa rimanere, che settimana dopo settimana ti incentiva a ritornarci, per anni, è qualcosa di più profondo:

la relazione umana che si instaura tra tutor e detenuto va ben oltre l’istantaneo senso di appagamento per aver fatto qualcosa di buono ma si instaura su una dimensione di scambio attivo ed inesauribile di idee, opinioni e riflessioni che arricchiscono,

e arricchiscono da entrambe le parti proprio perché derivanti da esperienze di vita tanto diverse”.

Il Progetto Carcere – in sintonia con l’art. 15 dell’Ordinamento Penitenziario che individua nell’istruzione e nella cultura uno dei principi rieducativi su cui si deve basare l’esecuzione penale – traduce in pratica il diritto allo studio per chi ha forti limitazioni, come i detenuti.

Il gruppo, compresi i tutor, fuori dai cancelli di Opera a seguito della prima seduta dell'Osservatorio per il diritto allo studio in carcere
Un gruppo con diversi tutor fuori dai cancelli del carcere di Opera dopo la prima seduta dell’Osservatorio per il diritto allo studio in carcere

Quindi, cosa fanno i tutor?

A livello didattico sopperiscono ad attività molto semplici che diventano un problema per chi vive in stato di detenzione, come reperire materiali utili per gli esami, orientarsi nella stesura del piano di studi o nella scelta degli esami.

Da tenere presente che molti studenti si sono alfabetizzati in carcere o sono persone anziane che non studiano da diversi anni, e che hanno quindi bisogno di sostegno didattico e, spesso, anche motivazionale, visto che queste persone hanno poca fiducia in se stesse. E il tutor ha anche questo compito.

Ma c’è un livello che, per Elisa, è molto più importante ed è quello umano:

“Siamo persone, fatte di emozioni e sentimenti e perciò entriamo inevitabilmente in empatia con l’altro.

Noi tutor entriamo spesso a contatto anche con storie di persone e dinamiche relazionali. Si instaura uno scambio attivo e permanente tra due teste pensanti poste sullo stesso livello: le differenze non sono limiti, spesso sono pregi”. Attraverso questo rapporto personale, si crea una fiducia: “gli studenti sono spronati a fare meglio, i tutor ad essere più presenti”. Un rapporto che, fra l’altro, spezza l’elemento disumanizzante del carcere.

Dalle parole di uno studente di Elisa, così come lei lo racconta, si capisce il valore umano, oltre che quello formativo, del progetto. “Ho iniziato l’attività di tutoraggio con lui che aveva appena cominciato l’università e tra meno di un mese si laurea.

E’ una grande emozione vedere i suoi successi accademici, ma ancor più grande è l’emozione nel rendermi conto che la mia presenza nella sua vita è stata molto più di questo.
 Uno studente laureato nell'estate del 2021 compie il classico rito del salto della siepe in Statale a Milano
Uno degli studenti seguiti, appena laureato, compie il classico rito del salto della siepe nell’ateneo milanese

Così come accade fuori, anche in carcere la cultura è un’arma potentissima, così come lo è lo scambio di opinioni. Ecco, questo studente non ha scritto alcun ringraziamento, poiché giustamente attribuisce il merito della sua brillante carriera accademica a se stesso, però ha scritto una dedica, a me, che dice: ‘Ad Elisa, acqua sul fuoco del mio cinismo caustico’. Non credo ci sia bisogno di alcun commento”.

Condividi95Tweet59Condividi17CondividiInviaInvia
Agnese Malatesta

Agnese Malatesta

Giornalista professionista. Per trent’anni cronista all'Ansa, mi piace raccontare fatti e persone ‘comuni’. Scrivo su B-hop perché quelle storie, forse semplici ma non scontate, e comunque vitali e positive, di solito non fanno la storia del momento ma arricchiscono le vite di tutti. Mi piace pensare che questo sia un modo per contribuire al vivere civile. Sempre attratta dai temi sociali – laureata, più o meno consapevolmente, in Sociologia – guardo con passione alle novità in questo ambito. Ho una predilezione per i fiori, le rose in particolare, e per le scrittrici donne.

Articoli Correlati

Campo estivo giovani Emergency

Giovani, a luglio i campi estivi di Emergency

24 Maggio 2023
Garbatella Biblioexpò Junior

Arriva a Garbatella la Biblioexpò Junior, fiera di libri per bambini e ragazzi

23 Maggio 2023
L'amore non dovrebbe far male

Violenza sulle donne, al via primo progetto di messa alla prova dei detenuti

16 Maggio 2023
foto FICTS 2023

Sport, 10.000 studenti alla 60ma edizione dei Trofei di Milano

14 Maggio 2023
Prossimo Articolo
Ragazza con ombrello arcobaleno sfida i fulmini

Come dare un senso a ciò che accade?

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • Vita di coppia: i consigli da non sottovalutare. Perché l’amore da solo non basta
  • Nelle terre estreme, il libro di Krakauer da cui è tratto il film Into the wild
  • Il 2 giugno debutto italiano a Hong Kong: Filippo Tenisci suonerà Liszt, Sebastiani e Vetrano
  • Belle notizie in pillole – Maggio 2023
  • Il potere della visualizzazione

Podcast

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

Organizzazioni Partner

Mezzopieno nelle scuole

Attivi tirocini con gli studenti dell’Università

Testate giornalistiche no profit e portali on line rilanciano i nostri articoli

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET