di Agnese Malatesta – Fiabe da leggere online per alleggerire le attese dei bambini negli ambulatori medici. E’ possibile alla Clinica pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma dove nei giorni scorsi ha preso il via questa utile iniziativa: una vera e propria biblioteca di storie e favole online – disponibile in ben dieci lingue – a cui si può accedere scaricando semplicemente il QRcode.
Il progetto “Leggere fiabe in pediatria” è realizzato da “Roma Best Practices Award Mamma Roma e i suoi Figli Migliori” e dal “Forum del Libro”, a cui ha aderito il Policlinico romano.
Solo un primo momento di un programma per i più piccoli che sarà allargato nei prossimi mesi in altri ambulatori pediatrici delle strutture romane.
La biblioteca raccoglie una serie di fiabe tradizionali di vari paesi. Da qualsiasi smartphone si potrà entrare nel magico mondo delle fiabe scritte in tante lingue: italiano, ucraino, albanese, filippino, cinese, arabo, etiope, swahili, rumeno e bengalese.
“Leggere fiabe in pediatria” è il primo evento inserito all’interno di BNN – Buone Notizie News, il notiziario del Roma BPA diffuso da Telesia e in onda nel circuito delle metropolitane della città di Roma.
Paolo Masini, presidente di “Roma Best Practices Award Mamma Roma e i suoi Figli Migliori”, ha tenuto a sottolineare l’attenzione particolare verso i più piccoli, “soprattutto in un momento delicato come quello delle visite in ambulatorio.
Un modo per far rasserenare i tanti piccoli pazienti, da ovunque provengano; la presenza delle fiabe in lingua ucraina rende il progetto ancora più necessario in questo momento”.
Fra l’altro, secondo Maurizio Caminito, presidente del “Forum del libro”, è un modo semplice e divertente per leggere o ascoltare una storia dalla voce di chi accompagna il bambino; inoltre,
“per i bambini stranieri che vivono nel nostro paese è importante imparare l’italiano, ma è altrettanto importante non dimenticare la propria lingua e le proprie radici”.
“E’ una iniziativa che abbiamo accolto con gioia – ha detto Fabrizio d’Alba, direttore generale del Policlinico Umberto I – e che sottolinea ancor più la mission del nostro Policlinico. Un impegno continuo che coniuga la presa in carico dei piccoli pazienti da parte dei nostri eccellenti professionisti, con attenzioni e progettualità capaci di ridurre la paura e lo smarrimento causato da un accesso in ospedale”.