di Margherita Vetrano – A Manciano, in provincia di Grosseto, è nata l’associazione “Il sogno di Nidia” che, come un nido, accoglierà i ragazzi disabili.
Il “dopo di noi” è un tema forte nell’ambiente della disabilità poiché si occupa del futuro dei ragazzi, quando i loro genitori non ci saranno più o saranno troppo anziani per occuparsene.
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Il movimento delle associazioni private è attuale e anche a Manciano la popolazione si è sensibilizzata dando vita a “Il sogno di Nidia“.
“Nidia è una madre come noi, di figlio disabile che ha combattuto per i diritti di suo figlio ma ora non c’è più. Voleva costituire quest’associazione ma non ha fatto in tempo, così, noi amiche, abbiamo deciso di raccogliere la sua eredità e permettere al suo sogno di avverarsi”, racconta a B-Hop magazine Graziana Mazzuoli, presidente dell’associazione .
Insieme alla signora Mazzuoli, nucleo dell’associazione sono la vicepresidente Federica Morini e la tesoriera Cinzia Tomassoli.
“Quando si è genitori di figli disabili, la prima cosa che impari è che l’unione fa la forza, pertanto il nostro progetto non potrebbe esistere se non ci fosse una forte coesione ed una forte collaborazione all’interno dell’associazione”.
Ed è proprio in questo forte clima di coesione ed empatia che nasce l’idea del “nido”.

“Il sogno di Nidia” è l’idea di creare un luogo sicuro ed accogliente per ragazzi con disabilità in cui poter sperimentare l’autonomia ed avviarli ad una vita adulta che possa proiettarli in un futuro sicuro, anche senza l’appoggio dei genitori che per motivi fisiologici potrebbero non riuscire più ad occuparsi di loro.
Non si tratta di una RSA ma di una struttura in cui sarebbero protagonisti attivi, certamente con il sostegno di figure specializzate che ne coordinino l’operato.
Ecco che il “durante noi” diventa il “dopo di noi”.
Saranno i genitori dei ragazzi infatti, a progettare insieme il futuro dei loro figli, poichè nessuno meglio di loro ne conosce le esigenze.
“Vogliamo che il domani dei nostri figli prosegua in un clima di affetto, rispetto e non di pura sussistenza”.
Il progetto prevede la collaborazione dei Comuni di Manciano, Pitigliano e Sorano, insieme alla ASL.
Ma l’apporto delle istituzioni non è sufficiente, così “Il sogno di Nidia” sta crescendo anche nel consenso di sostenitori privati.
Un benefattore anonimo, ad esempio, ha permesso di fondare “Il sogno di Nidia”con la sua donazione.
Saranno inoltre intraprese iniziative, bandi e raccolte fondi crowdfunding proprio per arricchire il bilancio dell’associazione.
Poiché il progetto necessita di un luogo fisico in cui svolgere le attività, sono state individuate delle strutture dove avviare un’attività lavorativa come la ristorazione o gli alberghi diffusi.
La strada da percorrere è ancora lunga ma “Il sogno di Nidia” cresce e diventa ogni giorno più concreto.
Info: ilsognodinidiaets@libero.it