Il prossimo 28 febbraio, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30, ci sarà la seconda domenica ecologica di Roma del 2016. Quella delle domeniche ecologiche è un’interessante iniziativa, intrapresa da alcuni anni dal Comune di Roma, volta ad abbassare il livello delle polveri sottili in città.
Ai romani viene quindi chiesto di lasciare l’auto e privilegiare il trasporto pubblico o altri mezzi meno inquinanti. L’occasione, il suggerimento, lo stimolo è anche quello di riappropriarsi della propria città, di goderla con un aspetto diverso, maggiormente a dimensione d’uomo. Che ne dite, allora, di percorrere piazze e vie romane con biciclette, pattini, skateboard o semplicemente a piedi (o, per dirla in dialetto romano, “a fette”)?
Finalmente insomma con un tempo più lento, un desiderio di soffermarsi ed approfondire ciò che, pur avendo a disposizione tutti i giorni, si tende inevitabilmente ad osservare fugacemente e trascurare, immersi nella fretta quotidiana che tutti accomuna.
Così, con uno spirito anche maggiormente partecipativo, si può scoprire sia la “grande bellezza” che la “grande bruttezza” della Capitale Eterna.
Rimane il tema centrale per cui si è deciso di promuovere le giornate ecologiche: l’abbattimento delle polveri sottili. E qui non andiamo bene: infatti è ormai noto ed accertato che i blocchi alla circolazione dei veicoli inquinanti ottengono risultati modesti se non nulli (proprio alcune settimane fa, in occasione di un blocco, a Roma fu raggiunto il picco di quantità delle polveri sottili presenti nell’aria; nei giorni successivi, con la “normale circolazione”, il livello scese drasticamente). Il motivo? La verità è che le emissioni di polveri sottili si dissolvono solo a seguito di precise condizioni atmosferiche.
Per un’adeguata pulizia è quindi necessario un insieme favorevole di situazioni climatiche: vento, pioggia e temperature senza le quali la qualità dell’aria tende comunque a peggiorare a causa del ristagno e delle emissioni di ulteriori polveri da parte di altri fattori inquinanti (per esempio il riscaldamento negli appartamenti).
Quindi, piuttosto che effettuare blocchi della circolazione (che secondo alcuni sono dannosi per l’economia oltre che per la qualità della vita dei cittadini), sarebbe molto più utile, sano ed efficace adottare interventi che operino preventivamente: per evitare il raggiungimento e, ancor peggio, il superamento dei limiti stessi.
In attesa e nella speranza che le istituzioni sviluppino urgentemente politiche ambientali adeguate, ai cittadini di Roma non resterà altro che passeggiare domenica 28 febbraio, augurandosi che il ponentino decida di far loro compagnia.