La salute non è solo assenza di malattia, ma benessere ed equilibrio tra corpo e psiche. E’ questo uno dei principi guida della medicina cinese, che utilizza tra i suoi strumenti, oltre alla più nota agopuntura, anche il massaggio Tuina e la reflessologia plantare.
Il massaggio tradizionale cinese Tuina può essere utilizzato sia a scopo preventivo, sia curativo; letteralmente significa “premere ed afferrare”. Conosciuto, studiato e praticato in Cina da secoli anche negli ospedali e nelle università, si basa sugli stessi principi dell’agopuntura, effettuando manualmente delle pressioni sui meridiani del corpo, cioè sui canali dove scorre l’energia vitale chiamata Qi. In questo modo si ristabilisce l’equilibrio Yin/Yang (maschile/femminile) che produce benessere nel corpo e cura o previene l’insorgere di malanni. In una situazione di equilibrio l’individuo è in uno stato di benessere, l’interruzione dell’equilibrio può provocare malattie e malessere. Si articola in una serie di sedute di un’ora con trattamenti diversi a seconda dei disturbi del soggetto. Tra i campi di applicazione più sperimentati: dolori articolari o contratture; torcicollo, cervicale, tendinite, reumatismi; lombalgia e sciatalgia; insonnia, emicrania, ansia, depressione, irritabilità; disturbi gastro-intestinali, gonfiori, cistite, sindrome premestruale.
La reflessologia plantare, invece, già molto diffusa anche in Occidente, è una terapia naturale che cura moltissimi disturbi fisici e psichici attraverso il massaggio delle cosiddette “zone riflessogene” del piede. Ogni parte del corpo ha infatti un suo punto corrispondente nella pianta del piede che, opportunamente stimolato – soprattutto se temporaneamente dolorante – agisce sull’organo stesso spingendolo a guarire. E’ una terapia preventiva e curativa che viene svolta nell’arco di 3/5/7 o più sedute, a seconda della necessità e della risposta del paziente. Le origini della reflessologia risalgono a 5000 anni fa in Cina e tracce del metodo sono state trovate perfino in un affresco di una tomba egizia. Anche molte popolazioni indigene dell’America Latina fanno tuttora uso di questa tecnica nelle loro medicine tradizionali. In epoca moderna il metodo è stato riscoperto e perfezionato negli Stati Uniti e dagli anni ’50 si è diffuso in tutto il mondo.