Ci sono alcuni cibi sani, antichi o inaspettati, da riscoprire, soprattutto per chi opta per una cucina vegetariana o vegana: tra questi, la canapa e il lupino. Lo sapevate?
La canapa a tavola è sinonimo di buona salute e longevità. I suoi semi sono ricchissimi di Omega 3 e Omega 6, indispensabili per il benessere del sistema cardiocircolatorio, ma anche di proteine, vitamine, carboidrati, sali minerali e fibre. Queste caratteristiche la rendono uno degli alimenti più nobili e completi e si sta diffondendo sempre più velocemente in tutto il mondo, grazie all’alta concentrazione di nutrienti.
L’olio di semi di canapa, ad esempio, viene estratto a freddo, è privo di inquinanti e ha un odore gradevole e un sapore di nocciola. Dai semi della canapa è possibile ricavare una farina che può essere utilizzata come sostituto della tradizionale farina di frumento di tipo 00, utile soprattutto per chi segue diete particolari. È priva di glutine e, dunque, perfettamente digeribile anche per chi soffre di celiachia, e possiede il 21% di calorie in meno rispetto alla farina 00; di queste, solo il 3,8% è costituito da carboidrati. Le proteine formano circa il 30% della massa complessiva e contengono, in quantità significativa, tutti gli aminoacidi essenziali. L’utilizzo della farina di semi di canapa, insieme alla soia, è consigliato nella dieta vegana; a differenza della soia, però, la canapa è un alimento che fa parte del nostro corredo genetico perciò totalmente assimilabile. Molto elevato, inoltre, è il contenuto di fibre, ideali per la regolarità intestinale.
Per approfondire le sue proprietà e per conoscere i numerosi usi della pianta in cucina e non solo si svolgerà al Palacavicchi di Roma dal 19 al 21 febbraio la Fiera Internazionale della Canapa “Canapa mundi” organizzata dall’Associazione Culturale Tuanis: nel padiglione ci saranno 3 stand gastronomici dedicati alla canapa: uno 100% vegan, uno 100% gluten free e uno 100% a base canapa, tutti con birra alla spina alla canapa. Al ristorante sarà possibile apprezzare anche menu vegan e a base di canapa.
“In Italia, la coltivazione della canapa per la produzione di semi a scopo alimentare è consentita solamente dal 2011, ma sono già numerose le piccole ditte e aziende agricole che hanno iniziato a coltivare terreni a questo scopo – spiega Silvio Saraceni, presidente dell’Associazione Culturale Tuanis. – Purtroppo, però, non se ne parla abbastanza, per questo abbiamo deciso di creare una vera e propria fiera nella fiera, dedicando una grandissima parte della fiera agli utilizzi della pianta nel campo alimentare. Dal punto di vista dei valori nutrizionali, la canapa è un alimento completo e, oltretutto, è facilmente digeribile. Introdurla nella nostra dieta quotidiana contribuisce al mantenimento della nostra salute e al contenimento dei sintomi di diverse patologie”.
L’edizione del 2016 darà ampio spazio ai temi legati all’alimentazione e ai benefici che derivano dall’inserimento della canapa nella dieta. Nella mattina di domenica 21 febbraio, si terranno degli incontri con medici nutrizionisti e ci saranno stand di importanti aziende e associazioni del settore.

Il lupino, invece, fa bene alla salute e all’ambiente. Come tutte le leguminose arricchisce il terreno di azoto e di sostanza organica, in particolare con la pratica “sovescio”, che prevede l’interramento delle piante di lupino, quando sono nella fase di fioritura avanzata. Inoltre, è indicato anche per l’alimentazione degli animali, in quanto alcune varietà dolci sono OGM-free (poco attenzionate dalle multinazionali) ed in grado di sostituire la soia, grazie all’alto contenuto di proteine di elevato valore alimentare e al discreto contenuto in lipidi (10-12%) di buona qualità.
Sotto il profilo nutrizionale, il lupino si caratterizza per l’elevato contenuto proteico (35-40%), che lo rende un’appetibile alternativa alle proteine animali; per la ricchezza in fibra (14-16%) che favorisce la sazietà e per l’apporto di sali minerali e vitamine. Negli ultimi anni, inoltre, la scienza ha evidenziato le sue interessanti caratteristiche nutraceutiche – ipoglicemizzanti, ipocolesterolemizzanti, ipotensive – che lo rendono essenziale nella prevenzione cardiovascolare e nella riduzione del rischio di malattie coronariche.
