di Patrizia Caiffa – Un giovane liutaio di Dovera che ha scelto di tramandare l’antica arte della costruzione di strumenti musicali a corda famosa nel cremonese. Un mugnaio che macina grani antichi in un mulino ad acqua nella Val Borlezza, in provincia di Bergamo. Nella stessa zona, ci sono giovanissimi imprenditori che hanno deciso di salvare i semi di mais antichi e trasformarli in moderne gallette e biscotti.
E poi, in Valtellina, coltivatori di segale e grano saraceno che servono per produrre il pane tipico della zona. E un giovane allevatore di pecore ciuta e suini neri, tutte razze da preservare e a rischio estinzione.
Sono alcune delle storie che noi di B-Hop andremo ad incontrare in questi giorni e a raccontare nei prossimi mesi, nell’ambito del progetto “Belle notizie in viaggio: alla scoperta di arti e mestieri tradizionali che rivivono grazie ai giovani in Lombardia”, con il patrocinio della Fondazione Cariplo.
Abbiamo lavorato per mesi all’ideazione, presentazione e messa a punto del progetto.
Oggi è arrivato il momento clou, ossia l’incontro personale e diretto, nei luoghi in cui vivono, con persone e realtà che credono nella trasmissione dei saperi, nella sapienza delle tradizioni, in un passaggio di conoscenze e competenze tra generazioni, creando nuove opportunità lavorative nei territori e coinvolgendo le comunità locali.
“È fondamentale sostenere questi settori – si legge nel progetto -, affinché continuino ad essere competitivi nel mercato, pur mantenendo le loro caratteristiche specifiche. Secondo i dati, infatti, solo lo 0,3% degli artigiani in Italia può considerarsi innovativo e oltre il 60% presenta un livello di innovazione basso.
Occorre potenziare la formazione, far conoscere queste realtà, nonché accompagnare verso le transizioni ecologica e digitale adeguandole alle esigenze del mercato del lavoro”.
Vogliamo raccontare ai lettori queste buone prassi, con il nostro stile originale e professionale, improntato alla bellezza e alla positività.
Alla nostra maniera, un po’ vecchio stile in tempi in cui i giornalisti (purtroppo) non consumano più le suole delle scarpe ma solo gli occhi davanti al computer e le dita sulle tastiere: andremo nei territori, mettendoci in ascolto delle persone con voglia di imparare e curiosità, con occhi e cuore aperti e attenti.
Dopo i reportage scritti e video che via via pubblicheremo sul sito e sui social, andremo ad organizzare in autunno un workshop on line con i giovani identificati dal progetto: un incontro di team building per fare rete, scambiare le migliori pratiche, condividere obiettivi e difficoltà.
Di più non sveliamo.
La vettura in cui viaggeremo, io e Giulia, avrà questa targa. Se ci incontrate in questi giorni di viaggio in Lombardia, macinando chilometri, ci riconoscerete così…