di Massimo Lavena – L’acqua. Siamo abituati nella nostra civiltà occidentale a berla tranquillamente sia dalle bottiglie, sia aprendo il rubinetto e facendola scorrere, a volte a lungo, sprecandone tantissima, per averla fresca fresca.
L’acqua non è un bene di tutti. L’acqua è un bene che oggi non è per tutti,
è oro per tanti, per chi la vende, per chi la vorrebbe “dominare”, per le grandi multinazionali che si accapigliano per conquistare le aziende legate alle fonti pubbliche o locali ed inserirle nel loro impero delle acque minerali
o oligominerali o diuretiche o per le insufficienze epatiche, ma comunque tutte veri salvadanai per i loro proprietari.
Intere popolazioni del mondo vivono senza acqua, soffrono per carestie lunghissime, con fiumi interrotti con dighe colossali che formano bacini artificiali destinati alla produzione di energia elettrica e acqua per usi agricoli. Ma i popoli hanno sete.
Solo chi ha vissuto con l’acqua tolta per tre giorni alla settimana, con le scorte nelle vasche, con le bottiglie di vetro riempite e conservate al buio per non prendere sapore di cloro, con l’impossibilità di lavarsi bene o fare la cacca tutte le volte che si vuole, nel nostro mondo, può capire cosa voglia dire non avere acqua.
Più volte si è letto che la prossima guerra mondiale sarà chiamata “La guerra per l’acqua”: e vedrà i popoli poveri della Terra rivoltarsi definitivamente contro chi li ha depredati ed assetati per tanti secoli.

Siamo in estate. Confrontiamoci con l’acqua. Rispettiamola, risparmiamola, aiutiamoci a salvaguardarla.
Ci sono tante regole semplici, tanti piccoli gesti da fare e mettere in pratica per non trovarci, prima di quanto si possa immaginare, a fare la guerra per poter bere.

1) Una sana spazzolata ai denti dopo mangiato. Alito fresco, gengive forti e sane, carie debellate e denti splendenti. Ma ricordiamoci sempre: bastano poche gocce d’acqua sul dentifricio messo sullo spazzolino, un bicchiere dal quale sorseggiare per sciacquarsi la bocca e il rubinetto sempre ben chiuso. Sempre. Litri e litri d’acqua inutilmente sprecati ogni volta che ci laviamo i denti. Perché?
2) Per ottimizzare il flusso dell’acqua, e risparmiare notevolmente nel suo consumo, montiamo sull’ugello del rubinetto un diffusore rompigetto e aeratore. Il getto da un lato sarà depotenziato, suddiviso in più getti piccoli con un risparmio d’acqua di circa il 50%, dall’altro avrà una maggiore presenza d’aria quindi formerà una massa quasi schiumosa che non farà perdere la performance di un getto normale.

3) Una piccola operazione tecnica e lo sciacquone risparmierà sempre ad ogni scarico: per le nostre produzioni, che sian cacchine o pipì liberatorie, non serve una cassetta dello scarico piena di circa 5 litri d’acqua. Con una piccola manovra sul galleggiante si bloccherà il riempimento dello sciacquone a poco oltre 3 litri, più che sufficienti a detergere le sacre ceramiche del nostro water.
4) Ahhhh una bella doccia quando si è accaldati, niente di meglio che entrare, girare i rubinetti e mettersi sotto il soffione a cantare, gorgheggiare, strofinare, far l’amore e trallallà. Ma non stateci delle ore. Già dopo neanche 30” il corpo ha goduto dello shock termico e allora, sì, regaliamoci anche due minuti di sano piacere con l’acqua che scende gorgogliante lungo la schiena e sulle natiche. Ma poi chiudiamo l’acqua, rifiatiamo ed asciughiamoci.
5) Quando vi fate la doccia mettete nel piatto una bella tinozza ed entrateci coi vostri bei piedini. L’acqua che scivolerà garrula e spumeggiante dal vostro corpo non andrà dispersa nei meandri degli scarichi fognari ma potrà essere usata in sostituzione dello scarico del water.
6) Se possibile fatevi la doccia insieme: se siete amanti, sposi, amici di letto sarà un modo per rinfrescarsi e riscaldarsi, giocare e fare all’amore; se siete genitori con i figli sarà un modo per vedersi per quello che si è, facendo conoscere il corpo, amarlo con le sue imperfezioni, evitando false tensioni pruriginose e tabù tristi e bui.

7) Se usate solitamente la vasca per farvi il bagnetto con la schiuma che fa le bolle blop blop, riempitela poco ed entrateci. Lavatevi e giocate con l’acqua che crescerà con voi già a mollo, magari con le paperette che la vasca fa sempre tanto bambini: risparmierete tempo, bagnoschiuma e shampoo. Finito il bagno, riempite una tinozza o un secchio con l’acqua prima di svuotar la vasca. Potrete utilizzarla per diversi scarichi del water, che sarà poi anche profumato.
8) Sempre meglio fare i cicli rapidi della lavastoviglie: a parità di stoviglie si risparmieranno tantissimi litri d’acqua rispetto ai cosiddetti “cicli normali”, avendo la stessa resa. Importante fare in modo che la lavastoviglie non sia mezza vuota: e se si avrà l’accortezza di non caricarla in maniera eccessiva il risultato sarà perfetto
9) “E’ cotta!”. Il grido di guerra richiama i convitati affamati al desco, per degustare un fumante piatto di spaghetti ricci e bottarga. Una tipica delizia estiva. E allora: perché sprecare l’acqua di cottura, quando, salvata e con l’aggiunta di un po’ di detersivo, ci permetterà di lavare posate, bicchieri e piatti? Può apparire strano, ma nei camping è una regola d’oro: può esser tranquillamente riciclata l’abitudine anche in casa. Magari non sempre, ma ogni tanto aiuterà ad aiutare a risparmiare acqua.

10) L’acqua fresca nelle bottiglie: il rubinetto che si apre per riempirle. L’acqua è buona, sicura, analizzata e pura: berla fresca, presa dal frigorifero, da una bottiglia di vetro con tappo ermetico, ci offre quel senso di ristoro che proviene da ogni sorsata. Ma non ha senso rimettere la bottiglia vuota in frigo: si spreca energia elettrica per raffreddare cosa, la bottiglia di vetro? E allora, facciamo attenzione. Quando ci accorgiamo che la bottiglia è a metà riempiamola così da averne sempre una scorta pronta. E non usiamo le bottiglie di plastica.
Se proprio vogliamo, o dobbiamo per motivi di salute, bere acque minerali in bottiglia, facciamo una scelta etica e compriamo quelle in bottiglia di vetro, magari con la possibilità del reso. Sono sempre di più le piccole aziende locali che fanno scelte di questo tipo. Scegliamo acque locali: avremo una maggiore certezza che l’acqua è stata imbottigliata da poco.
Un po’ di chilometro zero anche nelle chiare, fresche, dolci acque.