Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
venerdì, Giugno 2, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home Buenvivir

“Funky Tomato”, il pomodoro solidale libero dal caporalato

di Patrizia Caiffa
3 Giugno 2019
in Buenvivir, Primo Piano
Tempo di Lettura: 5 mins read
34 0
A A
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

(di Patrizia Caiffa) – Conserve di pomodoro prodotte e vendute assumendo lavoratori con contratti regolari. Supportando le aziende agricole nella produzione. Coinvolgendo direttamente i consumatori nella filiera, trasparente e partecipata.

Per contrastare in maniera efficace e intelligente lo sfruttamento e il caporalato nelle regioni meridionali c’è chi ha ideato una nuova alleanza tra profit e no profit per proporre al mercato il pomodoro etico e sostenibile. 

E’ il progetto Funky Tomato, che propone un modello alternativo, economico e culturale:  è la prima filiera agroalimentare ad alto impatto culturale, che garantisce la dignità di tutti gli attori coinvolti.

Il nuovo “contratto di rete 2019” di questa comunità economica solidale, dopo una prima alleanza nel novembre 2018, è stato siglato la settimana scorsa a Roma, tra Funky Tomato, Cooperativa (R)esi­stenza, La Fiammante, Oxfam Italia, Storytelling Meridiano, Dol (Di origine laziale), AgroBio srl e Op Mediterraneo, che lancia ufficialmente la Campagna Preacquisto 2019.

Secondo le stime sono circa 400 mila i lavoratori a rischio caporalato in Italia e migliaia i braccianti a rischio di sfruttamento

impiegati nella raccolta del pomodoro, metà dei rapporti di lavoro lungo la filiera sarebbe illecita.

L’industria italiana del pomodoro rappresenta oltre il 12% della produzione mondiale e il 55% della produzione europea, coinvolgendo quasi 10 mila agricoltori e 120 aziende di trasformazione, per un giro di affari annuo compreso tra 1,4 e 2 miliardi di euro.

Ma dietro a questo business si cela spesso un meccanismo polarizzato di pochi grandi attori, tra industrie alimentari e attori della grande distribuzione, che dominano il mercato praticando politiche di prezzo al ribasso che hanno conseguenze drammatiche sulle condizioni di lavoro, la salute, l’ambiente e la sostenibilità economica di lungo periodo di un’intera filiera.

Dai piccoli contadini che non riescono a rientrare nei costi di produzione e molto spesso finiscono per chiudere la propria azienda agricola, alle migliaia di braccianti stranieri, per lo più originari dell’Africa sub-sahariana, che giungono nel meridione per cercare impiego nella raccolta del pomodoro e finiscono per vivere e lavorare al di fuori della legalità e della dignità.

Per reagire a questa situazione, e in seguito al dolore suscitato dalla morte di Paola Clemente, che lavorava nei campi per 2 euro all’ora, nel 2015 è stato avviato il progetto Funky Tomato, con 4 beneficiari e circa 90 quintali di prodotto trasformato.

Da allora i volumi di produzione sono aumentati di 55 volte arrivando nel 2018 a 5.000 quintali di prodotto finito, con il coinvolgimento di una trentina di lavoratori presi in carico dagli agricoltori della filiera, nel foggiano in Puglia, nel Parco del Pollino in Calabria e a Scampia in Campania.

“Ci siamo resi conto che tutti i fattori della filiera sono oggetto di sfruttamento, non solo i lavoratori. Coinvolgendo e tutelando la dignità di tutti siamo riusciti ad ottenere un prodotto ad un prezzo accessibile”

spiega Paolo Russo, di Funky Tomato.

Alla base di questo contratto c’è un disciplinare etico di produzione condiviso da tutti i soggetti (agricoltori, imprese, intermediari, lavoratori), “con una struttura circolare a rete che rende trasparente il prezzo e la filiera e aiuta i soggetti più deboli – precisa Guido De Togni, di Funky Tomato -. Crediamo che i problemi vadano affrontati a livello sistemico, non solo sindacale”.

Tra gli imprenditori che hanno aderito con entusiasmo al progetto c’è Marco Nicastro, di Op Mediterranea, azienda di pomodoro del foggiano, una delle zone a più alta criminalità d’Italia, con la triste media di un omicidio a settimana.

“Abbiamo aperto nel 1986 e tutto andava bene. Poi nel 2000 sono cambiate le dinamiche comunitarie, con un sistema di erogazioni ai produttori anziché alle industrie che ci ha penalizzato e schiacciato – racconta Nicastro -. La produzione è diminuita, finché non abbiamo deciso di costituire una cooperativa per affrontare il mercato e dare un prezzo equo. Oggi lavoriamo 500 ettari di pomodori l’anno ma siamo tutti vittime del sistema”.

Nell’azienda lavorano anche diversi ragazzi africani regolarmente assunti. Nicastro ricorda che “fino al 2000 esistevano gli uffici di collocamento dove trovare la manodopera, oggi non ci sono più. Per questo il caporalato e lo sfruttamento hanno la meglio”.

Tra i partner dell’alleanza c’è anche (R)esistenza anticamorra di Scampia, realtà no profit nata dopo la faida camorristica del 2008.

“Ci dicevano che per salvarci dovevamo andare via da Scampia – dice Ciro Corona -. Siamo riusciti a non scappare e oggi lavoriamo per far studiare i figli dei detenuti camorristi e creare opportunità lavorative. I genitorio ggi ci scrivono dicendo: ‘tenete i nostri figli con voi, non gli fate fare la nostra vita’”.

In un terreno di 14 ettari all’interno di un bene confiscato alla camorra vicino alla Reggia di Capodimonte oggi lavorano 11 ex detenuti “che scelgono di cambiare vita” (ne sono passati 64 nel 2018). Producono pomodori e vino.

Condividi54Tweet34Condividi9CondividiInviaInvia
Patrizia Caiffa

Patrizia Caiffa

Ideatrice e direttrice responsabile di B-hop magazine. Giornalista professionista, lavoro dal '98 all'agenzia Sir. Laureata in Lingue e letterature straniere moderne, ho scritto romanzi, testi teatrali e saggi e viaggiato (tanto) nel Sud del mondo. Instancabilmente curiosa di nuove avventure, dentro e fuori di me, ho voluto B-hop per portare bellezza, fiducia e consapevolezza nel mondo dell'informazione. Sogno di scrivere presto un altro romanzo.

Articoli Correlati

Campo estivo giovani Emergency

Giovani, a luglio i campi estivi di Emergency

24 Maggio 2023
Garbatella Biblioexpò Junior

Arriva a Garbatella la Biblioexpò Junior, fiera di libri per bambini e ragazzi

23 Maggio 2023
alba su mare calmo

Il significato nascosto nella parola calma

22 Maggio 2023
L'amore non dovrebbe far male

Violenza sulle donne, al via primo progetto di messa alla prova dei detenuti

16 Maggio 2023
Prossimo Articolo

Nigeria: atleta del Kenya rinuncia al traguardo per soccorrere un avversario

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • Vita di coppia: i consigli da non sottovalutare. Perché l’amore da solo non basta
  • Nelle terre estreme, il libro di Krakauer da cui è tratto il film Into the wild
  • Il 2 giugno debutto italiano a Hong Kong: Filippo Tenisci suonerà Liszt, Sebastiani e Vetrano
  • Belle notizie in pillole – Maggio 2023
  • Il potere della visualizzazione

Podcast

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

Organizzazioni Partner

Mezzopieno nelle scuole

Attivi tirocini con gli studenti dell’Università

Testate giornalistiche no profit e portali on line rilanciano i nostri articoli

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET