Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
mercoledì, Febbraio 1, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home Buenvivir

Amnesty International: i diritti negati nel mondo. In Italia la tortura non è un reato

di redazione b-hop
25 Febbraio 2016
in Buenvivir
Tempo di Lettura: 5 mins read
30 2
A A
Dossier di Amnesty International: la copertina della panoramica su Europa e Asia Centrale.

Dossier di Amnesty International: la copertina della panoramica su Europa e Asia Centrale.

Condividi su FacebookCondividi su Twitter

E’ uscito il nuovo rapporto (2015-2016) di Amnesty International e non ci sono dubbi: molti governi hanno sfacciatamente violato il diritto internazionale e stanno volutamente indebolendo le istituzioni che dovrebbero proteggere i diritti delle persone. Salil Shetty, segretario del movimento globale, mette in guardia: “Non sono solo i nostri diritti a essere minacciati, lo sono anche le leggi e il sistema che li proteggono” e questo a causa di interessi egoistici nazionali di corto respiro e dell’adozione di misure draconiane di sicurezza, che hanno dato vita a un assalto complessivo ai diritti e alle libertà fondamentali. “Milioni di persone stanno patendo enormi sofferenze nelle mani degli stati e dei gruppi armati, mentre i governi non si vergognano di descrivere la protezione dei diritti umani come una minaccia alla sicurezza, alla legge e all’ordine e ai ‘valori nazionali‘” – ha aggiunto.

rifugiati
Nel 2015 molti governi hanno violato in modo sfacciato il diritto internazionale nel loro contesto interno: oltre 122 stati hanno praticato maltrattamenti o torture e 30 paesi, se non di più, hanno rimandato illegalmente rifugiati verso paesi in cui sarebbero stati in pericolo. In almeno 19 paesi, governi o gruppi armati hanno commesso crimini di guerra o altre violazioni delle “leggi di guerra”; in molti attaccano e prendono di mira attivisti, avvocati e altre persone che difendono i diritti umani.
In parte, spiega Amnesty International, si tratta della reazione di molti governi alle minacce alla sicurezza cresciute nel 2015: “La malconcepita reazione di molti governi alle minacce alla sicurezza nazionale si è tradotta in un attacco alla società civile, al diritto alla riservatezza e a quello alla libertà di parola. Siamo di fronte al palese tentativo di rendere i diritti umani parole sporche, di contrapporli alla sicurezza nazionale, alla legge e all’ordine, ai ‘valori nazionali’. Per far questo, i governi hanno persino violato le loro stesse leggi“.

Molti governi hanno ostinatamente bloccato le iniziative delle Nazioni Unite per impedire atrocità di massa o chiamare i responsabili a rispondere delle loro azioni, respingendo o screditando le raccomandazioni per migliorare la situazione dei diritti umani a livello nazionale. Il conflitto della Siria è uno degli orribili esempi delle catastrofiche conseguenze, per i diritti umani, del sistematico fallimento delle Nazioni Unite nel tener fede al loro ruolo vitale nel rafforzamento dei diritti umani e del diritto internazionale e nel chiamare a rispondere i responsabili delle violazioni.

Un appello ad agire

“Oggi il mondo sta affrontando molteplici sfide, create o prolungate nel tempo da governi che si perdono in giochi politici a spese delle vite umane. Milioni di rifugiati soffrono a causa della proliferazione dei conflitti e i gruppi armati attaccano deliberatamente le popolazioni civili e commettono altri gravi abusi” – ha concluso Shetty.

tortura

In Italia non c’è di che star allegri..

Anche nel nostro Paese, il rispetto dei diritti umani fatica ad affermarsi su tutti i fronti. Non ci sono sufficienti misure di prevenzione degli abusi di polizia – denuncia Amnesty nella sua “Scheda Agenda Italia” -, non esiste il reato di tortura: la commissione Giustizia del Senato ha lasciato in sospeso questo tema così come quello della punizione degli atti di omofobia e transfobia. E tra gli altri punti, si sottolinea il ruolo dell’Italia nella vendita di armi all’estero.

Alcuni degli attacchi ai diritti umani, nel mondo

Arabia Saudita: brutale repressione contro chi aveva osato chiedere riforme o criticare le autorità; crimini di guerra nella campagna di bombardamenti in Yemen; ostacolo all’istituzione di una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sui crimini commessi da tutte le parti coinvolte nel conflitto dello Yemen.

Cina: aumento della repressione contro i difensori dei diritti umani; adozione di leggi indiscriminate in nome della sicurezza nazionale.

Egitto: migliaia di arresti, anche nei confronti di chi aveva espresso critiche in modo pacifico, nell’ambito della repressione in nome della sicurezza nazionale; prolungata detenzione di centinaia di persone, senza accusa né processo; centinaia di condanne a morte.

Gambia: torture, sparizioni forzate, criminalizzazione delle persone Lgbti; totale rifiuto di cooperare con le Nazioni Unite e con gli organismi regionali per i diritti umani su questioni come la libertà d’espressione, le sparizioni forzate e la pena di morte.

Israele: mantenimento del blocco militare nei confronti di Gaza e conseguente punizione collettiva ai danni di 1,8 milioni di abitanti; mancato rispetto, così come da parte della Palestina, della richiesta delle Nazioni Unite di condurre serie indagini sui crimini di guerra commessi nel conflitto di Gaza del 2014.

Kenya: esecuzioni extragiudiziali, sparizioni forzate e discriminazione contro i rifugiati nel contesto delle operazioni anti-terrorismo; tentativo di indebolire il Tribunale penale internazionale e la sua capacità di perseguire la giustizia.

Messico: grave situazione dei diritti umani, tra cui 27.000 sparizioni; dura reazione alle critiche delle Nazioni Unite sul massiccio uso della tortura, quasi completamente impunito nonostante l’aumento delle denunce.

Pakistan: risposta gravemente lesiva dei diritti umani all’orribile massacro della scuola di Peshawar della fine del 2014; uso incessante della pena di morte; sorveglianza e chiusura degli uffici delle Ong internazionali considerate “contro gli interessi” del paese.

Regno Unito: continuo uso della sorveglianza di massa in nome della lotta al terrorismo; passi indietro costituiti dal proposito di evitare lo scrutinio della Corte europea dei diritti umani.

Siria: uccisione di migliaia di civili in attacchi diretti e indiscriminati contro i civili mediante barili-bomba e altri armamenti nonché con l’uso della tortura in carcere; lunghi assedi contro le aree civili, blocco degli aiuti internazionali alle popolazioni alla fame.

Slovacchia: diffusa discriminazione contro i rom, nonostante anni di campagne da parte di gruppi nazionali ed europei che alla fine hanno spinto la Commissione europea ad avviare una procedura d’infrazione contro il paese.

Stati Uniti d’America: centro di detenzione di Guantánamo ancora aperto; assenza di procedimenti giudiziari nei confronti degli autori di torture e sparizioni forzate.

Thailandia: arresto di persone che avevano espresso critiche in modo pacifiche tra cui attori, utenti di Facebook e autori di graffiti; rifiuto da parte del governo militare delle richieste internazionali di non limitare i diritti umani e non ridurre al silenzio il dissenso in nome della sicurezza.

Ungheria: chiusura dei confini di fronte a migliaia di rifugiati in condizioni disperate; ostacolo al tentativi regionali di aiutarli.

Condividi49Tweet31Condividi9CondividiInviaInvia
redazione b-hop

redazione b-hop

B-hop magazine, la prima testata no profit di giornalismo costruttivo e belle notizie che fanno riflettere. Integriamo i temi della crescita interiore con l’azione sociale e culturale.

Articoli Correlati

Ragazza gira la ruota per scegliere a quale scuola superiore iscriversi

E dopo la scuola media, cosa scelgo? Vademecum per genitori

25 Gennaio 2023
Studenti universitari fuorisede - studentato diffuso

Nasce a Torino un progetto di studentato diffuso per i fuorisede

23 Gennaio 2023
Un cavallo - progetto Tryde

L’Italia è leader nella terapia riabilitativa con i cavalli

19 Gennaio 2023
giovani di diverse nazionalità insieme a Rondine

Giovani russi e ucraini insieme: tendere una mano cancella l’odio

10 Gennaio 2023
Prossimo Articolo
(foto Pixabay.com)

"In ogni caos c'è un cosmo.."

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • Cosa ci dicono le malattie e i disturbi?
  • Perché aspettare la seconda stagione di “Wednesday”?
  • Belle notizie in pillole – Gennaio 2023
  • Tango ciego, non vedenti e vedenti condividono la pista da ballo
  • A Capaccio Paestum la “mostra impossibile” con 100 capolavori italiani del Rinascimento

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET