di Kenji Albani – In questa afosa estate, la Fondazione Progetto Arca ha inaugurato a Bari una cucina mobile per distribuire colazioni e cene ai senza fissa dimora della città, nel rispetto delle loro esigenze culturali.
Durante l’inaugurazione, tenutasi l’8 luglio scorso, erano presenti, oltre al presidente della Fondazione, Alberto Sinigallia, anche il sindaco della città pugliese, Antonio Decaro, e l’assessore al Welfare, alla Città Inclusiva e Solidale, Francesca Bottalico, oltre al rappresentanti del Comune di Bari e di altre due associazioni che hanno partecipato al progetto, InConTra ODV e JTI Italia, rappresentata dal direttore Comunicazione e Affari Istituzionali, Lorenzo Fronteddu. Il luogo scelto per l’avvio dell’iniziativa non è stato casuale: corso Vittorio Emanuele, di fronte al municipio.

L’idea è semplice e funzionale: la cucina mobile girerà per le strade di Bari, avrà a bordo un frigorifero, dei forni e dei bollitori e distribuirà la cena agli homeless.
La stima è di 100 pacchetti di cibo al giorno che consisteranno in monoporzioni con primo e secondo di carne e verdure più una zuppa e un tè. A chi farà richiesta sarà donato uno zainetto con la colazione per il giorno dopo.
L’orario di inizio del lavoro sarà in genere le 20 di sera, ma nelle giornate più afose il food truck sarà funzionante anche all’ora di pranzo e distribuirà bottigliette d’acqua e ghiaccioli.
L’iniziativa è stata concretizzata dopo che i volontari, a partire dal primo lockdown del marzo 2020, hanno incontrato persone per strada che non mangiavano da giorni, dato che le mense pubbliche erano state chiuse per prevenire il contagio; è stato naturale per le donne e gli uomini di Progetto Arca tendergli una mano.
“Noi di Progetto Arca abbiamo voluto cambiare il modo di aiutare i bisognosi e abbiamo perfezionato il nostro servizio quotidiano pur di continuare a essere utili e vicini ai più fragili. Abbiamo letteralmente messo le ruote alla cucina per raggiungere chi aveva bisogno di noi”, dice Alberto Sinigallia.
“La cucina mobile è frutto di un lavoro di squadra e ringrazio gli operatori e i volontari, ma non solo, anche JTI Italia che ci ha permesso l’acquisto del nuovo food truck, oltre che il cibo da cucinare”.
È da dieci anni che JTI Italia sostiene Fondazione Progetto Arca negli impegni di tanti progetti tesi ad aiutare le persone in difficoltà nel nostro Paese: “È un grande onore aiutare la fondazione. Sappiamo che molte famiglie affrontano difficoltà quotidiane e l’emergenza alimentare è uno degli aspetti più critici di questi tempi”, ha detto Lorenzo Fronteddu.
Progetto Arca è stata fondata ventotto anni fa e in questo lasso di tempo ha aiutato molte persone bisognose, focalizzandosi soprattutto sui senza tetto, ma anche i rifugiati, i richiedenti asilo e le persone con dipendenza da alcol e droga.
L’idea del food truck è già operativa da tempo nelle città di Roma, Milano, Torino, Napoli e Varese e distribuisce 2.600 cene e altrettante colazioni alla settimana.

Più recente è la fondazione della onlus InConTra, una delle prime realtà laiche di aiuto ai senzatetto, che opera a partire dal 2007.
Michele Tataranni, il presidente della onlus, racconta: “Abbiamo aperto il primo dormitorio laico di Bari, si chiama Ferrhotel, e in zona stazione abbiamo stabilito la prima unità di strada che, forte di un’equipe multidisciplinare, può essere di aiuto a ogni tipo di richiesta ma senza, attenzione, senza mai sostituirsi alle istituzioni”. E aggiunge: “Grazie alla sinergia con Progetto Arca adesso possiamo essere presenti in diversi punti della città, soprattutto durante le ore più calde di questa estate di temperature record”.
L’ambizione non è solo quella di sfamare chi ha bisogno, ma anche iniziare dei dialoghi con queste persone al fine di monitorare i casi di maggiore fragilità, e da lì trovare soluzioni di accoglienza e reinserimento nella società.
Il progetto della cucina mobile sarà esportato anche a Padova e Mestre entro la fine del 2022.
Il 19 luglio nel quartiere Baggio a Milano, la Fondazione Progetto Arca ha anche inaugurato una mensa, un guardaroba sociale e un social market nella Cascina Vita Nova.
La mensa distribuirà settanta pasti al giorno, il guardaroba sociale permetterà alle persone in povertà di acquistare abiti dignitosi a basso prezzo con il sostegno di H&M Italia.
Il social market è una sorta di supermercato con prodotti alimentari, per l’igiene della persona e la pulizia della casa. Lo frequenteranno 250 famiglie del territorio, segnalate dai servizi sociali, che potranno fare la spesa gratuitamente con una tessera a punti.