Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
martedì, Giugno 6, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home Primo Piano

La donna che sussurra ai giunchi: l’antica arte del Salento rivive tra le mani di Antonella

di redazione b-hop
8 Gennaio 2020
in Primo Piano, Si può fare
Tempo di Lettura: 3 mins read
59 0
A A
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

(di Tiziana Caroselli) – “Fai i capricci oggi eh!”. Antonella ai suoi giunchi parla, anzi sussurra, mentre le abili mani li intrecciano. L’attrazione per la lavorazione della pianta palustre, questa signora di mezz’età del Sud Salento, garbata e gentile, ricorda di averla sempre avuta, ma soltanto una decina di anni fa è riuscita a trasformarla in un mestiere.

“Grazie a un passa parola ho saputo – racconta a B-hop magazine – che a Otranto c’era un maestro artigiano da cui avrei potuto imparare e ho deciso di mettermi in contatto con lui”.

Antonella, che abita a Spongano, una quarantina di chilometri da Lecce, ha quindi frequentato nel comune pugliese un corso di due anni e poi, con la benedizione del suo maestro (“mi diceva che ormai ero diventata più brava di lui” rivela orgogliosa di tanto apprezzamento) ha cominciato a lavorare con una passione che traspare già dalle parole con cui racconta le fasi della lavorazione.

A raccogliere i giunchi, sfilandoli dalla pianta (“nella raccolta bisogna rispettare la natura e dunque non uso le forbici per tagliare i rami”) lei va a giugno (“meglio quando c’è la luna piena”) accompagnata dal marito che, ora in pensione, la aiuta.

La raccolta è libera, fatte salve le zone protette. Una volta radunati, i fili di giunco vanno distesi al sole finché, dopo un paio di settimane, da verdi diventano dorati, quindi si ritirano e si lasciano riposare uno o due giorni in fogli di carta bianca.

Poi, finalmente, Antonella può dedicarsi alla

creazione di borse, vassoi, cesti, cornici e finanche tavolini da salotto.

Si cimenta con tre tipi di lavorazione: in cerchio a spirale, in lungo per gli ovali e a nassa. Espone i suoi manufatti nei mercati, nelle sagre e nelle fiere di paese e, con l’aiuto delle figlie, posta le foto dei suoi lavori su Facebook e Instagram (labottegadimammaantonella).

foto tratta dal profilo Facebook

“Ogni pezzo – racconta a chi la va a trovare a casa, dove lavora – è una cosa unica. I giunchi si uniscono con lo stesso filo che usano i pescatori per le reti, molto resistente, una maglia lega, l’altra stringe” spiega mentre con una spoletta dimostra come si fa, assicurando a chi la guarda ammirato che non è difficile .

“Servono solo pratica, pazienza e amore. E non bisogna mai guardare l’orologio”.

Lei i suoi giunchi li “ascolta”: “certi giorni non ne vogliono sapere e io allora non forzo”.

Un cestino costa intorno ai 70 euro, un prezzo non proprio economico, ma per chiudere un lavoro occorre parecchio tempo: cinque giorni pieni per una borsa, due mesi per un tavolinetto.

foto tratta dal profilo Facebook

Chi li compra porta però a casa oggetti quasi eterni: “è un materiale – spiega Antonella – che resta intatto per oltre 100 anni. L’unica cosa che teme è la pioggia in inverno, ma solo perché fa diventare grigio il bel colore dorato del giunco”. E si possono lavare facilmente, con acqua e sale.

Nel Salento sono parecchi gli artigiani che per i loro lavori utilizzano salice e canne mentre si contano sulle dita di una mano, a detta di Antonella che a forza di frequentare mercati sa chi produce cosa e dove, quelli che lavorano il giunco.

Una passione che l’artigiana di Spongano spera di poter trasferire presto a qualche giovane apprendista per tramandare il mestiere e non farlo morire.

“E’ da un po’ che sto pensando di organizzare corsi per passare il testimone così come il maestro di Otranto ha fatto con me” .

***

Questo articolo e tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e tutelati dal diritto d’autore. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione dei contenuti su altri siti o blog, riproduzione in qualsivoglia forma o sintesi, contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Se sei arrivato fino in fondo e ti è piaciuto questo articolo….

  • Oppure puoi fare una donazione via PayPal all’associazione di promozione sociale B-hop semplicemente cliccando su questo link: https://www.paypal.me/bhopmagazine

 

Condividi92Tweet58Condividi16CondividiInviaInvia
redazione b-hop

redazione b-hop

B-hop magazine, la prima testata no profit di giornalismo costruttivo e belle notizie che fanno riflettere. Integriamo i temi della crescita interiore con l’azione sociale e culturale.

Articoli Correlati

alba su mare calmo

Il significato nascosto nella parola calma

22 Maggio 2023
fonte: sito Orchestra per la vita

Perde la figlia per una malattia rara e fonda un’associazione per la ricerca scientifica

17 Maggio 2023
Immagine prodotta con AI - @C.Babudri

Bigbag, la startup che valorizza gli interessi e le passioni

11 Maggio 2023
Claun il Pimpa, da Leggiuno alle zone di guerra

Claun il Pimpa, il clown che fa ridere i bambini nelle zone di guerra

26 Aprile 2023
Prossimo Articolo

Il volo dell'angelo nel carrello di un aereo. E noi ancora in cerca di risposte

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • Pallanuoto, Pro Recco di nuovo campione d’Europa. Un esempio per l’Italia
  • La scienza dei numeri: origini e usi della Numerologia
  • Vita di coppia: i consigli da non sottovalutare. Perché l’amore da solo non basta
  • Nelle terre estreme, il libro di Krakauer da cui è tratto il film Into the wild
  • Il 2 giugno debutto italiano a Hong Kong: Filippo Tenisci suonerà Liszt, Sebastiani e Vetrano

Podcast

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

Organizzazioni Partner

Mezzopieno nelle scuole

Attivi tirocini con gli studenti dell’Università

Testate giornalistiche no profit e portali on line rilanciano i nostri articoli

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET