“Non esiste nessun male che non serva per arrivare al bene”: Fausto Carotenuto, esperto di politica e strategie mondiali ma anche scrittore e comunicatore di tematiche spirituali, non ha dubbi. Sì, è vero: ci sono guerre, violenza, terrorismo, povertà, fame, malattie. C’è la crisi economica che colpisce tutti. Tutto, tutto quel che viene da certi poteri organizzati, siano essi culturali, scientifici, religiosi o anche in molta arte o nell’agricoltura è fatto per “avvelenarci”, su un qualche piano. Ma questa, in realtà, è anche la nostra grande opportunità di evoluzione, di autentico cambiamento: su questo assunto si sviluppa il libro “Il mistero della situazione internazionale” ovvero “come portare la spiritualità in politica”, scritto da Carotenuto per Uno Editori (248 pagine, 16,90 euro).
Lo scenario che viviamo è desolante e talvolta orribile, sembra senza senso perchè la nostra visione è sostanzialmente limitata dal materialismo; non ci rendiamo conto che tutto è collegato e che quello che ci viene mostrato è solo una parte della realtà. “Basta guardarsi intorno per realizzare che questi sono anche i tempi fantastici di un “risveglio” delle coscienze – spiega l’autore -. Per la prima volta, nella storia dell’umanità, un terzo della popolazione guarda al mondo, alla sua vita, alle cose che ci circondano con occhio diverso, nuovo: la decrescita, l’agricoltura biologica, l’etica, il rispetto per gli animali, la condivisione, le comunità, la solidarietà, le medicine alternative, la spiritualità, la partecipazione sociale”.
Fatta la premessa, si entra nei dettagli del quadro internazionale: chi guida veramente i governi, le grandi organizzazioni; le cause nascoste della crisi economica. Non è la solita lettura: l’analisi non si ferma alle più o meno note dinamiche materiali, ai fatti più o meno noti. Perché il livello vero, davvero importante dei giochi italiani ma anche mondiali non è tanto quello apparente, visibile, dei nomi, delle grandi famiglie, delle multinazionali ma si svolge essenzialmente su un altro piano: spirituale.
Così, in una lettura che pagina dopo pagina si fa appassionata, ci si trova immersi, con aneddoti e curiosità, nella conoscenza di cosa concretamente significa, ai giorni nostri, la lotta epica tra Bene e Male. Tra “piramidi oscure” di potere e “armate bianche”: da una parte chi cerca di ostacolare in tutti i modi quella che Carotenuto definisce “l’operazione risvegli” (delle coscienze), dall’altra chi invece la sostiene e veglia affinché tutto proceda per il meglio, per la nostra evoluzione, individuale e come specie. “Per questo non dobbiamo temere: il livello di “male” che siamo chiamati a vivere è, come nelle ricette di cucina, qb, quel quanto-basta (e nulla di più) che ci spinge – come reazione – a muoverci verso il bene, l’amore, verso il senso profondo delle cose e le scelte che non sacrificano nessuno, fatte nel rispetto e nel bene di tutti (perché il fine non giustifica mai i mezzi)”.
Allora tutto riprende un senso che ci coinvolge attivamente nelle nostre scelte, quotidiane, di verità e autenticità, di presa di responsabilità e di crescita nella consapevolezza.
Un’unica avvertenza, di fondo: combattere le forze oscure non serve. Odiarle tanto meno, perché si dà sostegno alle energie che le nutrono. Meglio conoscerle (sapere come agiscono), riconoscerle (perché sono abili a nascondersi, a confondere le carte, a manipolare, a deviare) ma poi, in qualche modo, non dar loro troppa importanza. E, soprattutto, lavorare su di sé e costruire, dalle basi, un mondo, una realtà alternativa di partecipazione. Reti di persone, di attività costruite sulla base di modelli nuovi, di condivisione e rispetto per tutti: l’avvincente sfida di questi straordinari tempi. Da non perdere (né la sfida, né… il libro).