Acquista i Gadget
SOSTIENI B-HOP
giovedì, Febbraio 2, 2023
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti
SOSTIENI B-HOP.IT
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
B-Hop Magazine
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Home B.I.N. - Bellezza Interna Netta

Vita precaria – cap.1. E se Marinaleda fosse davvero un sogno?

di Valerio Carbone
10 Novembre 2014
in B.I.N. - Bellezza Interna Netta
Tempo di Lettura: 3 mins read
30 1
A A
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

La mia ragazza mi manda una mail. L’oggetto dice: “Marinaleda, un’utopia senza crisi: 0% disoccupazione e 15€ di fitto al mese!” (l’errore è nel titolo). La apro, contiene semplicemente il link di un articolo. Non è la prima volta che giochiamo a scambiarci link di posti assurdi dove poter andare a vivere. Del resto, io e lei siamo (guardunpò) due precari e, conservando ancora un po’ di buon senso reciproco, non siamo così attaccati al suolo natio da non permetterci di sognare un futuro migliore di quello che la nostra piccola Italietta 2.0 ci prospetterebbe.

È sera, quasi notte, il tempo non esiste. Che ci fa lei ancora sveglia? Mi pensa? Oh sì che mi pensa… Non apro l’e-mail ma la salvo, la leggerò domattina, mi dico. Ci penso prima di dormire: “0% di disoccupazione e 15 euro di fitto”. Una cosa del tipo: “Vieni a vivere in Costarica, il Paese con l’indice di felicità più alto del mondo!” (che se non ci avessimo perso contro agli ultimi Mondiali, magari la maggior parte di noi neppure se l’immaginava un Paese dal benaugurante nome di Costarica).

Ecco, ora io non ricordo esattamente cos’è che avessi mangiato l’altra sera… Però so che quel pensiero (0% di disoccupazione e 15 euro di fitto), inconsciamente, ha saputo intrufolarsi nel file system della memoria in maniera piuttosto strana condensandosi in un sogno piuttosto letterario.

Sono in aereo e sto raggiungendo la mia amata donnina che già da un po’ ha preso casa in Spagna, in quel di Marinaleda. Mi viene a prendere all’aeroporto. “Ci troviamo a nord di Madrid – dico – più o meno dalle parti di Huelva”, spiego a un signore che poi si complimenta per la mia perfetta conoscenza geografica. Pur avendo preso una cantonata onirica (Huelva infatti si trova a sud di Madrid), becco incredibilmente il fatto che Marinaleda sia in Spagna, in Andalusia. Come sarà stato possibile? Reincarnazione? Archetipi junghiani? Peperonata? Torniamo a noi: mi trovo in un ufficio di collocamento e una tizia marinaledese (ho deciso che si dice così) comincia a decantarmi le lodi e le virtù della bella vita marinaledese (tanto per sottolineare il concetto).

Casares-Andalusia

Qui tutto funziona, qui tutti vivono felici, la natura è incontaminata, a Marinaleda non c’è criminalità e non esiste disoccupazione. Roba che neanche il Matteo Renzi più goliardico. Poi, però, quella hostess turistica mi dice una cosa che comincia a insospettirmi: “Bevendo l’acqua incontaminata di Marinaleda, il senso morale viene automaticamente instillato nelle coscienze dei marinaledesi”.

E già che sto finendo di scrivere un romanzo complottista di fantascienza, e già che sono tragicomicamente invischiato in un dottorato in Filosofia… però dovrei davvero stare più attento a ciò che mangio! Fatto sta che prendo a visitare la città. La prima cosa che noto in quello scenario onirico cittadino sono cinque (5!?!) immensi reattori nucleari in stile Springfield ai margini di un boschetto. Va bè… Mi metto in fila ad una piazza, una lunga coda che conduce alla banca, e intanto è come se fossi diventato un marinaledese anch’io (certo che alla fine dovrebbero darmi la cittadinanza onoraria quei bischeri!).

Qui accade il patatrac: qualcuno, un marinaledese meno marinaledese degli altri, comincia a gridare: “Questo benessere non mi rappresenta!”, altri gli fanno eco: “Questa felicità è finta, non esiste!”… e, proprio come nelle migliori puntate dei Simpson, tutti tirano fuori martelli e picconi e cominciano a spaccare tutto. Dalla banca escono allora fuori giganteschi robot t-rex e pterodattili (incredibilmente equipaggiati con nasi rossi-rossi e coloratissime parrucche da clown) che non fanno altro che sterminarci allegramente.

immag

Qui mi sveglio (6:40, agosto, Roma), rido come non capita spesso di ridere di prima mattina alzandosi dal letto. Ho fame, sento che sarà una gran bella giornata. La morale onirica di questa favola marinaledese è che dovunque mi capiterà di vivere e di sbattere il grugno in futuro, mi piacerebbe ci fosse sempre e soltanto una vera immaginazione al potere. E non pterodattili che escono dalle banche.

Lo so, in tutto questo, non vi ho ancora parlato della vera Marinaleda.

Però vi inoltro l’articolo originale:  Marinaleda, niente disoccupazione e 15 euro di fitto al mese.

Che, per la cronaca, io ancora non ho letto.

Condividi48Tweet30Condividi8CondividiInviaInvia
Valerio Carbone

Valerio Carbone

B-Hop-A-Lula

Articoli Correlati

Prima stagione di Wedsnesday, perché aspettare la seconda stagione? Famiglia Addams

Perché aspettare la seconda stagione di “Wednesday”?

31 Gennaio 2023
Bacco di Caravaggio, una delle riproduzioni alla mostra impossibile a Capaccio Paestum

A Capaccio Paestum la “mostra impossibile” con 100 capolavori italiani del Rinascimento

26 Gennaio 2023
Le radici di un grande albero. Mostra sugli alberi a Bruxelles che racconta l'Italia

A Bruxelles una mostra sugli alberi racconta l’Italia

24 Gennaio 2023
Sala cinematografica

Cinema italiano: quantità o qualità? Bilanci e prospettive

18 Gennaio 2023
Prossimo Articolo

Un romanzo di storie vere sul Guatemala: letteratura e solidarietà con i ragazzi di strada

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Iscriviti alla Newsletter

Articoli recenti

  • A Bergamo assunti in una pizzeria sette ragazzi con sindrome di Down
  • Cosa ci dicono le malattie e i disturbi?
  • Perché aspettare la seconda stagione di “Wednesday”?
  • Belle notizie in pillole – Gennaio 2023
  • Tango ciego, non vedenti e vedenti condividono la pista da ballo

Sostieni B-Hop.it

B-hop magazine è una testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale civile di Roma n. 179 del 25 ottobre 2018.

Direttrice responsabile: Patrizia Caiffa
ISSN 2724-2528

__________

Associazione di promozione sociale B-hop

Sede legale: via G.Angelini 16 00149 Roma

CF. 97975180585

Privacy Policy e Cookie Policy

B-Hop Magazine è la testata giornalistica delle belle notizie: sulle nostre pagine troverai storie vere, belle ed emozionanti e notizie che fanno riflettere per portare bellezza e consapevolezza nelle tue giornate
Leggi la mission di B-Hop

__________

Tutti gli articoli pubblicati da B-hop magazine sono originali e con licenza CC. Per chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione contattare info@b-hop.it e citare l’autore con link alla fonte.

Iscriviti alla Newsletter

  • Chi siamo
  • Rubriche
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • Chi siamo
  • Rubriche
    • Se ne parla
    • Si può fare
    • Buenvivir
    • E-volver
    • L’altrove
    • B.I.N. – Bellezza Interna Netta
  • Le vostre storie
  • Sostieni B-HOP
  • Video
  • Eventi
  • Parlano di noi
  • Autori
  • Contatti

Copyright © 2022 B-hop webmagazine. Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

SOSTIENI B-HOP
ACQUISTA I GADGET